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Il climatologo Roberto Buizza: gas serra e tempertura in crescita

Roberto Buizza. (Foto da www.santannapisa.it).
Roberto Buizza. (Foto da www.santannapisa.it).
Il 15 marzo è un occasione per pensare al problema dei cambiamenti climatici, fermarsi e chiedersi quale futuro vogliamo per noi e le prossime generazioni.

 

di Roberto Buizza

PISA – Come donne e uomini di cultura e scienza penso sia importante avere una visione oggettiva, e il più possibile fondata sui fatti, dello stato del sistema Terra e delle proiezioni future. Allego alcuni spunti di riflessione basati sulle osservazioni degli anni passati, sulla fisica del sistema Terra, su simulazioni numeriche che ci aiutano a ricostruire il passato e a stimare il futuro.

Le concentrazioni dei gas-serra continuano a crescere. Le osservazioni mostrano che tali concentrazioni continuano a crescere dall’inizio del 1900. La temperatura media globale continua a salire. Il 2018 è risultato il quarto anno più caldo, in termini di temperatura media globale. Il gennaio 2019 è risultato il mese più caldo mai registrato in Australia.

I danni legati ad eventi estremi, quali incendi, alluvioni, uragani, continuano a crescere. Nel 2018, ad esempio, incendi in California hanno causato danni per circa 24 miliardi di dollari, l’uragano Mitchell in Florida per circa 25 miliardi di dollari e l’uragano Florence per 24 miliardi. È un problema globale: tutti noi contribuiamo alla continua crescita della concentrazione dei gas serra. Tutti siamo coinvolti, e questo è uno dei motivi per cui il problema è globale e complesso.

Occorre pensare a una nuova rivoluzione industriale. La complessità del problema è legata anche al fatto che quasi tutte le attività umane producono gas serra. Ad esempio, nel 2010 il 25% delle emissioni di CO2 sono state causate dalla produzione di elettricità per riscaldamento o condizionamento, il 14% dal trasporto, il 21% da attività industriali. Se si vuole affrontare il problema seriamente, occorre trasformare tutte le attività umane.

Le attività antropogeniche sono la sorgente principale dell’aumento dei gas serra. Studi vari, tra cui quelli inclusi nel rapporto IPCC del 2014, mostrano le variazioni della temperatura legate ad attività antropogeniche, forcing naturali o a variabilità naturale del sistema terra.

I cambiamenti climatici, come l’innalzamento dei livelli del mare, hanno impatto sulla vita di centinaia di milioni di persone. Persone che per sfuggire a situazioni climaticamente estreme (alluvioni o ondate di calore che causano siccità e carestie) migrano, causando stress economici e socio-politici sulle popolazioni vicine e in alcuni casi guerre.

Le proiezioni del clima futuro indicano un continuo riscaldamento, la cui intensità dipenderà dalla concentrazione dei gas serra. Climate change ha un impatto sostanziale sui rapporti inter-generazionali: etica, filosofia e morale sono fondamentali. Il problema dei cambiamenti climatici è complesso, risolverlo impone che si prendano decisioni oggi che influenzeranno le generazioni future. Impone di essere pronti a investire una percentuale del budget degli Stati (si parla di 1-2% l’anno).

Roberto Buizza è docente di Fisica all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del centro federato con Scuola Normale Superiore e Scuola IUSS di Pavia per la climatologia.

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

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