Il CNR in collaborazione con il CAI ha testato i 4 percorsi del progetto FOR.SA – Foreste e Salute nei Comuni di Rufina, Londa, Reggello e San Godenzo.
Redazione
19 maggio 2025
PONTASSIEVE (Fi) – Camminare tra gli alberi, respirare lentamente, concentrarsi su sé stessi e rallentare non è una semplice passeggiata nel bosco ma una vera e propria cura. La terapia forestale sta prendendo piede anche in Toscana e adesso nuovi studi condotti dal CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con il Club Alpino Italiano su 4 percorsi in provincia di Firenze ne confermano l’efficacia su ansia, disturbi dell’umore e benessere generale.
Si tratta del progetto FOR.SA – Foreste e Salute – coordinato dalla Foresta Modello delle Montagne Fiorentine e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, i cui risultati sono stati presentati durante il convegno conclusivo che si è svolto il 29 aprile a Pontassieve.
Il CNR – Istituto per la Bioeconomia, partner del progetto, ha testato i quattro percorsi di Terapia Forestale realizzati nei Comuni di Rufina, Londa, Reggello e San Godenzo, nelle Montagne Fiorentine. Tutti gli itinerari sono risultati idonei mentre alcuni hanno mostrato particolare efficacia non solo per il benessere delle persone in generale ma anche per pazienti affetti da dipendenze.
Il progetto FOR.SA – Foreste e salute
L’obiettivo del progetto FOR.SA, acronimo di “foreste e salute”, è quello di valorizzare i territori montani di Valdisieve e Valdarno fornendo luoghi idonei alle pratiche di “terapia forestale”. L’uso terapeutico della foresta è una disciplina in rapida espansione in tutto il mondo e negli ultimi anni è stata studiata con risultati positivi dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Club Alpino Italiano.
Nell’ambito del progetto stati allestiti nel territorio delle Montagne Fiorentine quattro itinerari accessibili e con segnaletica informativa, utili anche per la pratica autonoma della terapia forestale. Durante il progetto sono state però organizzate, in tutti e quattro gli itinerari, anche delle vere e proprie sedute terapeutiche sotto la guida di psicologi e psicoterapeuti.
I risultati
In queste occasioni il CNR ha valutato, attraverso dei test sottoposti ai partecipanti, l’efficacia della terapia forestale su ansia e disturbo dell’umore. I ricercatori hanno anche misurato la presenza di monoterpeni (sostanze prodotte dalle piante che hanno benefici diretti sulla salute umana) e i livelli di inquinamento.
I risultati hanno mostrato un beneficio concreto delle pratiche di terapia forestale, con le sessioni guidate che si sono rivelate più efficaci di quelle autogestite. Questi risultati si aggiungono a un crescente corpo di evidenze scientifiche internazionali che confermano gli effetti positivi della terapia forestale su ansia, depressione, stress, sonno, ipercortisolismo, e, negli anziani, su ipertensione, infiammazione, scompenso cardiaco cronico e declino cognitivo.
Di fonte a queste evidenze, hanno sottolineato i ricercatori, è importante proseguire nel percorso di riconoscimento da parte del Sistema Sanitario Nazionale della terapia forestale come pratica di medicina preventiva e complementare.
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