Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

L’uomo e il mare (anzi l’oceano): la grande lezione di David Attenborough

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In ‘Oceano’ il naturalista ne mostra le bellezze, le minacce che lo stanno mettendo in pericolo ma anche l’incredibile capacità di rigenerarsi se viene protetto.

 

di Sandro Angiolini
8 giugno 2025

David Attenborough (99 anni)
David Attenborough (99 anni)

Questa settimana ero per alcuni giorni a Bruxelles per seguire dei seminari organizzati dalla Commissione Europea sui temi dell’economia circolare. Il fuori programma (in tutti i sensi) è stato la visione di un docu-film che credo stia cominciando a girare nelle sale anche dalle nostre parti: “Oceano” di David Attenborough.

Se vi capita non perdetevelo: in circa un’ora e mezza potrete ammirare aspetti della Vita animale e vegetale sotto l‘acqua che non si possono immaginare e che ci fanno riflettere sulla incredibile capacità della Natura di sorprenderci. Un altro aspetto veramente sorprendente è che a narrare sullo schermo ciò che gli occhi possono vedere, in mezzo agli schizzi di acqua salata, sia un distinto naturalista britannico dell’età di 99 anni: se tutti coloro che amassero l’ambiente come dimostra di saperlo fare lui riuscissero ad arrivare a quell’età saremmo tutti più ottimisti.

Ma il docu-film non serve solo a farci conoscere degli aspetti incantevoli dell’oceano: porta alla ribalta anche una pratica di pesca dannosa e insensata, purtroppo attuata ampiamente nel mondo. Parliamo della pesca a strascico, con reti metalliche che “arano” il fondo del mare asportando ogni cosa e distruggendo così gli ecosistemi. Che però (e questa è una scoperta recente) riescono a riprendersi in maniera decente nel giro di pochi anni: basta proibire la pesca e la Natura, di nuovo, è in grado di sorprenderci nel riorganizzarsi. Con benefici anche per le aree attorno a quelle protette, dove le popolazioni di pesci e altri animali aumentano (a tutto vantaggio quindi anche dei pescatori).

È forse questa la vera “lezione” del film: l’Umanità è capace di tutto, nel bene e nel male, ma la Natura punta sempre a rigenerarsi, e questo quando la prima smette di intromettersi. Assieme a un’altra indicazione importantissima: anche se noi non lo vediamo tutti i giorni, sotto la superficie del mare è collocato un patrimonio enorme, che purtroppo l’inquinamento da parte delle navi (ma qualcosa si sta facendo) e le pratiche di pesca non sostenibili mettono sempre più a dura prova.

Chissà se i commissari europei alla Pesca e affari marittimi (Maltese), alla Transizione verde e inclusiva (Spagnola) e all’ Ambiente e resilienza idrica (Svedese), che erano seduti alla proiezione nelle file subito sotto la mia, ne hanno preso debita nota, proprio nella settimana in cui si celebrava la giornata mondiale dell’Ambiente (5 giugno) e quella, appunto, dedicata agli oceani (8 giugno).
Da non dimenticare, infine, che si sta per aprire a Nizza la terza conferenza dell’ONU sugli oceani (dal 9 al 13 giugno), con l’obbiettivo di dichiararne almeno il 30% come zone protette. Speriamo lo siano davvero…

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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