Il declino di questo piccolo trampoliere sembra inarrestabile. Centro Ornitologico Toscano e associazioni ambientaliste nuovamente al lavoro per proteggerlo.
di Gabriella Congedo
24 aprile 2025

VECCHIANO (Pi) – Tutti gli anni, con l’arrivo della primavera, comincia la battaglia degli ambientalisti per cercar di salvare le ultime coppie di Fratino. Prima per permettergli di nidificare in pace; poi per evitare che i nidi vengano calpestati.
Purtroppo però, nonostante l’impegno di volontari e associazioni, questo piccolo trampoliere è ormai a un passo dall’estinzione. La sua presenza sulle spiagge toscane è sempre più evanescente, il successo riproduttivo bassissimo e pochissime coppie riescono a far involare i loro piccoli.
La spiaggia di Marina di Vecchiano, una lunga spiaggia incontaminata all’interno del Parco di San Rossore, è una delle ultime dove questa rara specie cerca ancora di nidificare, trattandosi di uno dei tratti di costa meglio conservati della Toscana e dell’intera Italia peninsulare. Il problema però è il solito: l’eccessiva pressione umana sull’arenile rende la riproduzione della specie un terno al lotto, tanto più che i nidi sono perfettamente mimetizzati con la sabbia e le persone ci passano sopra senza nemmeno accorgersene.
Per questo motivo anche quest’anno Lipu, Legambiente Pisa e WWF Alta Toscana insieme al Centro Ornitologico Toscano sono nuovamente al lavoro per proteggere l’habitat del Fratino e permettergli di nidificare, avendo al loro fianco l’Ente Parco e il Comune di Vecchiano.
Da ormai quattro anni, infatti, ogni primavera, i volontari allestiscono estese recinzioni lungo il litorale sabbioso di Marina di Vecchiano per proteggere le dune e perimetrare l’area di rispetto per la nidificazione del Fratino ma anche per tutte le piante e gli animali che sarebbero danneggiati dal calpestio.
Le recinzioni permettono di attraversare questi fragili ambienti dunali rispettandone la flora e la fauna. Insieme ai recinti sono stati installati dei cartelli che spiegano perché è importante stare sui sentieri ufficiali che portano al mare e tenere i cani al guinzaglio quando si percorrono questi luoghi.
Durante l’estate poi i volontari e le volontarie delle associazioni saranno impegnati a sensibilizzare i frequentatori di Marina di Vecchiano e a fare manutenzione delle recinzioni. Ma naturalmente perché queste precauzioni servano davvero è necessaria la collaborazione di tutti.
Per aiutare la nidificazione del Fratino e dargli qualche chance in più, spiegano gli esperti, basterebbe rispettare poche semplici regole. E soprattutto comprendere che le spiagge non sono semplici distese di sabbia a uso e consumo dell’uomo ma ecosistemi complessi tra terra e mare che richiedono attenzione e rispetto e meritano di essere conservate come un bene prezioso.

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