Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Negare la crisi climatica non la risolverà: la lezione per l’ambiente che arriva dal Sudamerica

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Uno sciopero per il clima (foto Legambiente)

Il presidente Lula ai grandi della Terra: per affrontare problemi come questo servono multilateralismo e cooperazione internazionale. L’opposto delle ricette sovraniste.

 

di Sandro Angiolini
27 aprile 2025

Non posso fare a meno, riprendendo la scrittura di questo blog dopo le festività pasquali, di ricordare papa Francesco e la sua enciclica Laudato si’ di cui il prossimo 24 maggio ricorre il decimo anniversario dell’uscita. È stato il primo pontefice a trattare in maniera esauriente le problematiche ambientali, compreso il cambiamento climatico, e a denunciare le responsabilità dell’umanità in questo senso, sperando che i leader mondiali ne prendessero nota.

Molti sembrano continuare a farlo, nonostante le imbarazzanti prese di posizione dell’attuale presidente degli USA. Pochi giorni fa si è infatti tenuto un summit online tra 17 grandi potenze nazionali e alleanze tra Stati (tra questi Cina, Unione Europea, Unione Africana, Unione degli stati Asiatici) in vista della conferenza internazionale sulla lotta al cambiamento climatico prevista a novembre in Brasile. Purtroppo in Italia solo la testata Green Report ne ha parlato.

Proprio il presidente del Paese sudamericano, che ha organizzato l’incontro, ha dichiarato in estrema sintesi, e con l’assenso degli altri partecipanti all’evento, che negare la crisi climatica non la risolverà; a danno dell’ambiente e di tutti noi. E che di fronte a problemi come questo servono soprattutto gli accordi multilaterali e la cooperazione internazionale.

Vorrei partire e invitarvi a riflettere su questi due concetti di base perché in giro assistiamo a una forte propaganda che sostiene ad alta voce esattamente il contrario: cioè che il vero benessere dei popoli lo possono dare solo politiche e scelte di tipo sovranista. Come se ci potesse isolare a tenuta stagna da eventi come le pandemie o, appunto, gli impatti del cambiamento climatico. O da tendenze economiche come il turismo internazionale o lo scambio di beni tra Paesi diversi, in ragione delle rispettive vocazioni e capacità produttive.

Sono semplificazioni che fanno breccia nella mente di tante persone proprio perché riducono la complessità di un problema a una risposta sommaria e illusoria, ma facilmente digeribile in pochi secondi. Come mettere dei dazi sull’import di alcuni beni, per poi levarli dopo essersi ricordati che questi (per esempio un cellulare) sono composti di pezzi diversi che arrivano da luoghi distinti e di cui non si possiedono le tecnologie o le risorse necessarie per produrli in proprio.

Comprendere meglio questi temi e queste dinamiche richiede voglia e tempo, che non tutti noi abbiamo. Anche perché ce ne tolgono tanto le continue pubblicità invasive, le inutili burocrazie e, appunto, le distrazioni di massa operate da troppi politici. Nel caso del cambiamento climatico, come nella maggioranza delle altre problematiche ambientali, rimane invece essenziale cogliere una buona visione d’insieme. La quale ci dice che la transizione ecologica fa bene al pianeta e alla nostra salute e che, nonostante alcune sue parziali contraddizioni, va sostenuta. Per evitare che qualcuno, un giorno, ci voglia convincere che è il Sole che gira attorno alla Terra.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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