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Da Pisa uno studio sulla germinazione per salvare 300 piante native del Mediterraneo

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L’Università annuncia la nascita della prima banca dati con le informazioni sulle condizioni sperimentali per far germinare i semi e scongiurarne l’estinzione.

 

Redazione
9 maggio 2023

PISA – Per germinazione (o germogliazione) si intende una fase del ciclo della pianta attraverso la quale l’embrione contenuto nel seme inizia a uscire dalla fase di quiescenza in presenza di condizioni ambientali adeguate (contenuto di acqua, ossigeno e temperatura). La germinazione è caratterizzata da una serie di eventi metabolici che si scatenano in seguito all’idratazione del seme e producono sostanze utili allo sviluppo degli apparati che genereranno le parti interrate (radici) e quelle aeree della pianta (fusto, rami e fogliame).

L’Università di Pisa fa sapere che è appena nato MedGermDB, la prima banca dati che raccoglie le informazioni sulle condizioni sperimentali per far germinare i semi di oltre 300 piante native del Mediterraneo. Il lavoro ha come obiettivo la conservazione di questo fragile hotspot di biodiversità“La sua creazione è un passo fondamentale per comprendere il rischio di estinzione delle specie native – racconta Angelino Carta, docente di Botanica sistematica nel dipartimento di Biologia – per prevenire gli inconvenienti che possono derivare dalla perdita di questo capitale naturale”.

Le informazioni raccolte nella banca dati riguardano oltre 4.500 esperimenti di germinazione, in parte ricavati da un’analisi sistematica della letteratura esistente, in parte frutto di esperimenti ad hoc condotti dal gruppo di Pisa. A livello generale, la germinazione delle piante mediterranee è favorita da temperature fresche e da un periodo di post-maturazione in ambiente secco prima della germinazione. Il database è consultabile liberamente mediante una applicazione che consente di visualizzare le informazioni disponili per ogni specie.

“In questi mesi stiamo calibrando i modelli per predire la rigenerazione delle piante da seme in uno scenario di cambiamenti climatici e identificare quelle più adatte al restauro di ecosistemi mediterranei” aggiunge Diana Cruz, dottoranda presso il Dipartimento di Biologia che ha seguito tutte le fasi del lavoro. Al progetto hanno partecipato Alessio Mo collaboratore presso il Dipartimento di Biologia e alcuni esperti internazionali dell’Università di Oviedo (Spagna) e dei Royal Botanical Gardens, Kew (Regno Unito). MedGermDB è parte integrante dell’archivio globale di dati della germinazione che è stato lanciato un paio di anni fa da un team internazionale.

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