Mobilità

Firenze, ancora incentivi ai veicoli fossili. Gli ecologisti alla sindaca: “Non rispettati gli impegni elettorali”

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Il bando del Comune ripropone pratiche condannate dall’Ue. Dall’Alleanza fiorentina per la giustizia climatica un appello urgente alla sindaca Funaro. 

 

di Alleanza fiorentina per la giustizia climatica, ecologica e sociale
30 aprile 2025

FIRENZE – “Con profonda preoccupazione prendiamo atto della recente delibera adottata dalla Sua Giunta, che prevede il mantenimento degli incentivi all’acquisto di autoveicoli a combustibili fossili, in evidente contrasto con l’impegno formale da Lei assunto con la nostra rete in sede elettorale”: così l’Alleanza fiorentina per la giustizia climatica, ecologica e sociale lancia un appello alla sindaca di Firenze Sara Funaro. Si chiede il rispetto di quanto concordato formalmente durante la fase pre-elettorale a partire dal principio ritenuto inderogabile ossia: mai più incentivi ad autoveicoli fossili nel Comune di Firenze.

Per quanto riguarda la recente delibera che prevede il mantenimento degli incentivi all’acquisto di autoveicoli a combustibili fossili, l’Alleanza fiorentina per la giustizia climatica, ecologica e sociale richiede un incontro urgente e improrogabile alla sindaca.
Nel frattempo si sottolineano tre criticità inconfutabili, supportate da dati ufficiali, relative al mantenimento degli incentivi ai combustibili fossili.

La prima riguarda la violazione degli impegni climatici. La misura adottata ripropone pratiche espressamente condannate a livello europeo: il 100% degli Stati membri dell’UE ha eliminato, dal 2022, gli incentivi diretti ai veicoli a combustione interna (Fonte: Rapporto Transport & Environment, 2023), a eccezione dell’Italia. Il provvedimento del Comune di Firenze, pertanto, contribuisce ad accrescere i 36,8 miliardi di euro annui di Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) registrati in Italia, dei quali circa il 19% destinati al trasporto privato (Ministero della Transizione Ecologica, 2022).

In secondo luogo non bisogna trascurare gli impatti ambientali quantificabili in quanto ogni euro destinato all’acquisto di veicoli fossili aggrava il debito climatico della città: +2,4 t CO₂/anno è l’emissione media di un’auto a benzina (ISPRA, 2023); -12% è la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti necessaria entro il 2025 per rispettare il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) comunale.

Infine è cruciale sottolineare la presenza di alternative più efficaci e già sperimentate: le risorse pubbliche possono e devono essere orientate verso soluzioni coerenti con l’emergenza climatica; potenziamento della mobilità elettrica: a Firenze incentivi ai mezzi pubblici e al bike sharing (2021) hanno ridotto il parco auto privato del 15% in soli 18 mesi (Comune di Firenze, 2022); modelli internazionali replicabili: a Oslo il taglio dei sussidi ai combustibili fossili, accompagnato da investimenti in ciclabilità, ha determinato il raggiungimento del 64% di spostamenti a zero emissioni nel 2023; elevato ritorno socioeconomico: ogni euro investito in pedonalizzazioni genera € 3,2 di benefici per la collettività (Studio C40 Cities, 2021).

Infine, l’Alleanza fiorentina per la giustizia climatica, ecologica e sociale sottolinea come mantenere incentivi ai veicoli fossili nel 2025 significa finanziare l’obsolescenza climatica, esponendo il Comune a gravi conseguenzelegali, per il mancato rispetto degli Accordi di Parigi; economiche, per la possibile esclusione da fondi europei destinati alla transizione ecologica.

Alla luce di tali considerazioni, si rivolge un appello alla sindaca affinché: il 100% delle risorse disponibili sia destinato a veicoli elettrici, al trasporto pubblico e alla mobilità attiva e sia premiato in misura maggiore chi rottama o aliena un veicolo senza procedere a nuova immatricolazione rispetto a chi si limita ad acquistare un’automobile meno inquinante. L’Alleanza fiorentina per la giustizia climatica rimane disponibile a collaborare nella definizione di politiche più rispondenti all’emergenza climatica, anche avvalendosi del contributo qualificato del proprio Comitato Scientifico.

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