Ecosistema

All’Elba una task force per far nascere le tartarughe

Foto Regione Toscana
Foto Regione Toscana

Dopo l’eccezionale nidificazione di una tartaruga marina su una spiaggia di Marina di Campo, ecco le azioni che garantiranno la schiusa in sicurezza delle uova.

ISOLA D’ELBA (LI) – Mettere in campo tutte le misure necessarie per tutelare e gestire la straordinaria nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta, avvenuta in una spiaggia di Marina di Campo (Isola d’Elba)  una ventina di giorni fa. Con quest’obiettivo l’Osservatorio Toscano per la biodiversità (OTB) ha convocato un incontro il 13 luglio presso il Bagno Sergio, dove la tartaruga ha scelto di fare il nido.
Erano invitati ARPAT, Università di Siena, comune di Campo nell’Elba  e Capitaneria di Porto, Parco nazionale dell’Arcipelago ToscanoLegambiente Arcipelago e il titolare dello stabilimento balneare.

La questione sul tappeto era conciliare la schiusa delle uova e il percorso delle tartarughine verso il mare con l’elevata affluenza turistica di questo periodo. A fine riunione ciascuno dei soggetti convocati si è visto assegnare un compito ben preciso.
OTB si occuperà del coordinamento scientifico della schiusa delle uova. Il comune di Campo dell’Elba garantirà la sicurezza di accesso al nido, soprattutto nel periodo della schiusa, e coordinerà la comunicazione dell’evento. Lo stabilimento da Sergio costruirà una recinzione con un telo ombreggiante e un doppio corridoio verso il mare a partire dal 3 agosto fino ai primi di settembre.

La gestione dei volontari per la sorveglianza notturna del nido, che partirà dal 3 agosto, sarà affidata a Legambiente. I turni saranno comunque comunicati ogni giorno al delegato comunale e OTB invierà al Comune e a Legambiente l’elenco delle persone autorizzate. La Regione Toscana invierà una nota informativa a tutti i partner dell’OTB per invitarli a partecipare ai turni di sorveglianza del nido e a svolgere supporto alle attività scientifiche e si occuperà dei volantini informativi e della cartellonistica.

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano ha già posizionato una webcam per seguire la schiusa e mette a disposizione la propria Foresteria di Marciana per l’accoglienza dei volontari che verranno dal continente.
Tra le altre facilitazioni per i volontari, Legambiente mette a disposizione il passaggio gratuito sui traghetti per l’Elba e lo stabilimento balneare da Sergio farà sconti sui pasti.
Infine, la Capitaneria di Porto garantirà un passaggio periodico del proprio personale nei pressi del nido e durante la schiusa presidierà le azioni di coordinamento insieme a OTB.
Anche i turisti saranno informati dell’importanza di quest’evento e di tutto quanto si sta facendo per condurlo a buon fine. Conviene ricordare che questa nidificazione di tartaruga marina è la più settentrionale finora osservata nel Mediterraneo.

Quando nasceranno le piccole tartarughe
L’incubazione può variare tra i 45 e i 60 giorni. Quindi potremmo assistere alla nascita delle piccole tartarughe toscane (mediamente tra 70 e 100) nel mese di agosto. Raggiunto il mare i neonati si dirigeranno nelle acque più profonde per passare i primi anni della loro vita. Ma poche saranno quelle che riusciranno a raggiungere l’età adulta (15-25 anni) per poi riprodursi.

Fonte: ARPAT

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