LNDC Animal Protection al sindaco di Firenze: “Mettere fine alle sofferenze di questi meravigliosi animali sarebbe un segnale di civiltà e un vanto per la città”.
di Iacopo Ricci
FIRENZE – A Roma le chiamano botticelle, a Firenze barroccini: sono le carrozzelle trainate da cavalli che trasportano i turisti in giro per i centri storici.
Da molto tempo le associazioni animaliste chiedono – inascoltate – che la si faccia finita una buona volta con questa tradizione ormai priva di significato. Una settimana fa l’episodio del cavallo morto alla Reggia di Caserta, schiantato dal caldo e dalla fatica, ha riportato la questione alla ribalta.
A Firenze numerosi appelli e manifestazioni si sono succeduti negli anni ma finora nulla è cambiato. Adesso ci riprova – speriamo con maggior successo – una storica sigla animalista, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) Animal Protection con una lettera al sindaco Dario Nardella firmata dalla presidente Piera Rosati.
“È francamente sconcertante – scrive Rosati – che in una città come Firenze – meravigliosa città d’arte e culla della cultura del nostro Paese – si debba ancora oggi, nel 2020, assistere a tradizioni anacronistiche e contrarie al benessere dei nostri amici animali”. Il riferimento è alle carrozzelle che anche con le temperature da bollino rosso di questi giorni continuano a girare in città, trainate da poveri cavalli stremati e costretti a camminare e sostare per ore sull’asfalto rovente.
Tutto questo secondo l’associazione non è affatto conforme al Regolamento per la Tutela degli Animali del quale il comune di Firenze porta vanto. Per esempio fa a pugni con l’art. 40 secondo il quale il cavallo “va trattato con rispetto e dignità proprie di un essere senziente”.
“È comunque paradossale – prosegue la lettera- che nello stesso regolamento si parli di “rispetto e dignità” e al tempo stesso – all’articolo 43 – si specifichi che i conducenti ‘nell’uso della frusta non devono recare danno o molestia all’animale stesso’ o che non possano circolare con temperature superiori a 35°. Non mi risulta che una frustata possa essere piacevole e non arrecare danno o molestia, né che una giornata a 32° o 33° possa essere considerata fresca e piacevole per una bella passeggiata trainando una carrozza”.
LNDC chiede dunque ancora una volta di “mettere fine alla sofferenza di questi meravigliosi animali, vessati da una vita di privazioni e sforzi a noi inimmaginabili”.
In attesa di una risposta, se ci sarà, l’associazione annuncia che il suo team legale sta valutando le azioni da intraprendere “per debellare questa piaga che tormenta gli equidi a Firenze come in altre città”.
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