Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Benessere equo e sostenibile in Italia: luci e ombre nell’ultimo rapporto Istat

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Stiamo un po’ meglio (per esempio si studia e si vive di più) ma rimangono gravi lacune e diseguaglianze. Le performance peggiori su ambiente e sicurezza. 

 

di Sandro Angiolini
21 aprile 2024

È uscito questa settimana il rapporto annuale dell’ISTAT (l’Istituto centrale di statistica) sullo stato del Benessere equo e sostenibile in Italia. Si tratta di un rapporto interessante per molti aspetti, e di cui i principali media hanno parlato assai poco.
Il Rapporto offre una lettura approfondita dei livelli, delle tendenze e delle disuguaglianze di benessere che si possono osservare in 12 grandi aree/domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.

Le sue conclusioni? Complessivamente si delinea un miglioramento in poco più della metà dei 129 indicatori per cui è possibile il confronto con l’anno precedente, il 28,7% degli indicatori è su livelli peggiori e il 17,8% risulta stabile. Una quota analoga o maggiore di indicatori in miglioramento si ritrova in quasi tutti i domini/aree con l’eccezione però di Ambiente (4 indicatori su 16 – quindi vuol dire che siamo messi tendenzialmente peggio rispetto all’anno precedente) e Sicurezza (2 su 7). In particolare, il rapporto rileva che “la preoccupazione dei cittadini per i cambiamenti climatici (70,8% di persone di 14 anni e più) e l’indicatore di soddisfazione per la situazione ambientale (69,1%) si confermano su livelli simili al 2019, cioè molto elevati”.

La percentuale di coloro che pensano che la loro vita possa migliorare nei prossimi cinque anni (30,3%) torna ai livelli del 2019, sebbene resti inferiore a quanto segnalato nel 2021 (31,9%). Nell’ultimo anno si è allungata l’aspettativa media di vita ma è aumentata anche la percentuale di persone che non riesce ad accedere a prestazioni sanitarie e ospedaliere (questo anche in Toscana).

Da evidenziare anche l’incremento della popolazione che possiede un titolo di studio più elevato: il 65,5% degli individui di 25-64 anni ha ottenuto almeno il diploma di scuola secondaria (era il 63% nel 2022 e il 62,3% nel 2019); il 30,6% dei giovani tra 25 e 34 anni ha un diploma di laurea o un titolo di tipo terziario (era il 29,2% nel 2022).
Buoni anche gli aggiornamenti che riguardano i giovani: sono scesi quelli che non studiano-lavorano-si aggiornano, così come è diminuita la percentuale di coloro che abbandonano la scuola (in entrambi casi i dati sono in netto miglioramento rispetto al 2019, periodo pre-Covid).

In sostanza stiamo complessivamente un po’ meglio e stiamo recuperando alcune distanze dalle medie europee (migliori per quasi tutte le aree citate). I nostri politici sapranno sfruttare questi buoni presupposti per migliorare anche l’organizzazione di una vasta serie di servizi pubblici, soprattutto in campo sanitario e della conservazione ambientale?

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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