Giovedì 6 maggio secondo appuntamento online con gli architetti di Firenze sul rapporto tra agricoltura, ambiente e architettura.
FIRENZE – Dai recenti incontri organizzati da Toscana Bio per la Sostenibilità con Egidio Raimondi della Fondazione Est Ovest e il bioarchitetto Giovanni Galanti emerge per l’edilizia l’esigenza di coniugare le capacità progettuali con l’eliminazione della chimica e della petrolchimica attraverso l’uso per gli isolamenti termici di materie prime naturali che provengono dal riciclo, non solo industriale ma agricolo. Perché l’abitare non può considerare solo l’aspetto energetico ma anche e soprattutto quello della salute.
In quest’ottica la Commissione Das (Dibattito Architettura Sostenibile) dell’Ordine degli Architetti di Firenze e la Fondazione Architetti Firenze hanno organizzato la nuova edizione di Agritettura: nutrire il cantiere. Dopo la prima tappa dell’8 aprile scorso arriva l’appuntamento Storie di (stra)ordinarie architetture in programma il 6 maggio in modalità online con inizio alle 14.30. I professionisti parleranno delle loro realizzazioni, sempre con riferimenti all’economia circolare all’epoca del Recovery Plan, alla sostenibilità, al rapporto tra agricoltura, ambiente e architettura. L’appuntamento è moderato dalla giornalista Teresa Panzanella.
Tra gli interventi quello dell’architetto Mauricio Cardenas Laverde, considerato il leader nel design sostenibile innovativo, con più di 15 anni di esperienza nell‘utilizzo del bambù naturale per la costruzione. I suoi disegni in bambù sono di varie dimensioni e il più recente è l’Inbar Pavilion, la più grande struttura di bambù nel Nord della Cina. La sua preoccupazione per l’impatto negativo dell’industria edile sull’ambiente lo ha portato a sviluppare il metodo Conscious design che insegna in un master al Politecnico di Milano, a Tongji Shanghai e a Lantao Beijing.
Dalla natura all’architettura è il titolo dell’intervento di Francesco Poli e Michele Todisco. Paolo Robazza parlerà di Architettura in legno e paglia. Un percorso di ricerca progettuale, sarà poi la volta di Irene Giglio che presenterà TECLA: un nuovo modello circolare di habitat.
Spazio anche alla storia di McArchitects, team multidisciplinare a vocazione internazionale fondato da Mario Cucinella che oggi riveste il ruolo di leader nel campo della sostenibilità, con progetti che vanno dalle residenze a masterplan su larga scala. Il suo lavoro è il frutto di un percorso educativo e professionale in cui spiccano l’eccellenza nella progettazione olistica, la sostenibilità applicata all’edificio e l’uso razionale delle risorse, puntando all’impatto positivo a lungo termine che ogni edificio dovrebbe avere sull’ambiente circostante e sulla sua rigenerazione naturale, sociale, economica e urbana.
Lapo Naldoni e Alberto Chiusoli interverranno con una relazione dal titolo Architettura in codice. La sostenibilità costruttiva attraverso la stampa 3D in-situ. I due lavorano nel mondo di Wasp (World’s advanced saving project), un progetto incentrato dal 2012 sullo sviluppo della stampa 3D che fonda le proprie radici nel mondo dell’Open-source, con l’intento di restituire e mettere in circolazione conoscenze e strumenti. Il team dal 2015 porta avanti l’obiettivo di costruire case a chilometri zero utilizzando materiali reperibili sul territorio. Al termine, Antonio Mangione parlerà di Economia circolare applicata all’architettura e al design. Storie di menti, mani e materiali.
Per partecipare è necessario iscriversi sul sito degli architetti di Firenze.
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