Il Comitato per l’Eradicazione del cinghiale: “Il Parco ha svolto un enorme lavoro per il progetto Life, l’unica voce rimasta sospesa è quella della Regione Toscana”.
5 maggio 2025
ISOLA D’ELBA (Li) – L’incidente del 1° maggio all’Isola d’Elba nel quale un motociclista è morto dopo lo scontro con un cinghiale ha riportato drammaticamente alla ribalta l’emergenza ungulati nell’isola. Introdotti dai cacciatori negli anni ’60 e ’70, i cinghiali si sono moltiplicati in maniera incontrollata. Sul tema interviene il Comitato per l’Eradicazione del cinghiale sull’Isola d’Elba che nel seguente comunicato chiede scelte definitive e la collaborazione attiva della Regione Toscana per risolvere un’emergenza che si trascina da decenni.
Nei giorni scorsi un giovane uomo ha perso la vita in un tragico incidente stradale sull’Isola d’Elba dopo aver investito un cinghiale mentre viaggiava in moto. Una tragedia che ha colpito profondamente l’intera comunità e per la quale il Comitato per l’Eradicazione del cinghiale sull’Isola d’Elba desidera esprimere il più sincero e profondo cordoglio ai familiari della vittima. Non è nostro intento in alcun modo speculare su quanto accaduto, ma è doveroso riflettere con responsabilità su una situazione che, da troppi anni, rappresenta un problema concreto per la sicurezza pubblica, l’ambiente, l’economia agricola e l’equilibrio complessivo del territorio elbano.
Il Comitato, attivo da circa tre anni, è stato il promotore del percorso che sta conducendo alla definizione di un importante Progetto Life europeo finalizzato all’eradicazione del cinghiale e del muflone dall’Isola d’Elba. Un obiettivo ambizioso e necessario, che ha già trovato una convergenza istituzionale significativa e che avrebbe dovuto essere concretizzato già molti anni addietro se soggetti interessati al mantenimento dello status quo non avessero attivamente operato per frapporre ostacoli politici e informazioni distorte, condizionando in particolare la disponibilità della Regione Toscana a convergere su una volontà politica determinata a una soluzione scientificamente fondata della questione.
Alcune settimane fa si è svolto un incontro operativo in videoconferenza per la definizione della partnership progettuale. Alla call hanno preso parte il presidente e il direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano (PNAT), esponenti del Comitato – in particolare i rappresentanti di WBA onlus – il ministero dell’Ambiente, la Regione Toscana (rappresentata da un tecnico), Coldiretti e il presidente dell’Associazione “Uomo Natura Ambiente”.
Durante la riunione tutti i partecipanti hanno espresso la volontà di aderire al nascente progetto europeo. L’unica voce rimasta sospesa è stata quella della Regione Toscana che, pur presente, non ha potuto esprimere una posizione formale in quanto rappresentata da una figura tecnica, non politica.
In questo contesto è fondamentale riconoscere l’enorme lavoro svolto fino a oggi dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, che ha già contenuto in maniera straordinaria la diffusione del cinghiale con l’abbattimento di oltre 19.000 esemplari. Il PNAT si sta inoltre assumendo la responsabilità di guidare come capofila il progetto Life, segno concreto di un impegno lungimirante e determinato.
Ma il successo di questo percorso richiede una piena e attiva collaborazione da parte della Regione Toscana. L’Isola d’Elba, infatti, è suddivisa in due ambiti amministrativi: metà del territorio è sotto la competenza del Parco, l’altra metà sotto quella della Regione. Senza una decisione politica chiara e partecipata da parte della Regione sarà impossibile procedere con efficacia verso un’eradicazione completa della specie, nociva per l’equilibrio ecologico insulare, e mettere finalmente in sicurezza il territorio, l’ecosistema e le persone che lo abitano.
Comitato per l’Eradicazione del cinghiale sull’Isola d’Elba
Aggiungi un commento