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Tra le “Città per la circolarità” c’è anche Prato

A destra il sindaco di Prato Matteo Biffoni. Alla sua destra il ministro Gian Luca Galletti. (Foto da Ministero dell'Ambiente).
A destra il sindaco di Prato Matteo Biffoni. Alla sua destra il ministro Gian Luca Galletti. (Foto da Ministero dell'Ambiente).

Siglato un Protocollo di intesa tra Ministero dell’Ambiente e tre città “pilota”.  L’obiettivo: sperimentare e promuovere in maniera congiunta progetti innovativi ad alto impatto ambientale.

PRATO – È stato firmato ieri a Roma il Protocollo di intesa “Città per la Circolarità” con il quale prende il via una collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e le città di Bari, Milano e Prato per sperimentare e promuovere iniziative congiunte “dimostrative” e dal carattere innovativo su temi ad alto impatto ambientale quali:

  • Design dei prodotti e dei servizi;
  • modelli di approvvigionamento di materie prime, di produzione e di distribuzione/ commercializzazione più efficienti;
  • estensione della vita utile dei prodotti e modelli di riuso;
  • modelli di consumo sostenibili e attività di sharing economy;
  • riciclo di risorse dai rifiuti.

Attraverso il Protocollo verranno promosse attività concrete che saranno il più possibile trasversali alle tre città. “L’Economia circolare – ha affermato il ministro Gian Luca Galletti – rappresenta un tassello importante per attuare strategie di sviluppo sostenibile in quanto contribuisce all’uso efficiente delle risorse, sia energetiche che di materie prime. Puntare sull’economia circolare vuol dire stimolare la creatività e l’innovazione del sistema imprenditoriale in funzione della valorizzazione economica del riuso di materia: il materiale non diventa mai rifiuto. Investire in ricerca e sviluppo rappresenta una possibilità concreta per le imprese italiane di ripensare e modificare il proprio modello produttivo. Le città possono essere il motore fondamentale della transizione verso l’economia circolare con importanti ricadute di sviluppo, anche economico, per le comunità locali”.

“La città di Prato è storicamente legata ai temi della circolarità – ha sottolineato il sindaco di Prato Matteo Biffoni -. Il riuso è stato alla base dello sviluppo del distretto tessile con la creazione della lana cardata, la prima filatura riciclata. Già negli anni Ottanta è stato creato, grazie a investimenti pubblico-privati, un sistema centralizzato di depurazione delle acque di scarico civili e industriali all’avanguardia. Oggi più che mai il tema dell’economia circolare è fondamentale nella crescita del sistema industriale del territorio. Sul fronte dello sviluppo sia economico che urbanistico, la circolarità è la chiave di volta per il futuro delle nostre città: per questo stiamo mettendo in atto interventi di rigenerazione degli spazi urbani, per esempio restituendo nuova vita a fabbriche dismesse”.

Le città firmatarie sono definite “pilota” in quanto per dimensione, caratterizzazione geografica, esperienze accumulate sul tema dell’economia circolare sono tali da rendere maggiormente e più facilmente replicabili ed espandibili le iniziative che saranno attuate.

Fonte: Ministero dell’Ambiente

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