Agricoltura

Coldiretti: in Toscana i cinghiali causano 80% danni all’agricoltura, il conto sale a 21 milioni

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Nel solo 2021 denunciati 1,4 milioni di euro di danni, in aumento del 16% rispetto all’anno prima. Coldiretti: “Ma sono cifre sottostimate”. 

 

Redazione
10 febbraio 2023

In Toscana l’80% dei danni da ungulati alle coltivazioni agricole è causato dai cinghiali. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati della Regione secondo cui nel solo 2021 sono stati denunciati 1,4 milioni di euro di danni imputabili ai soli cinghiali, in aumento del 16% rispetto all’anno prima. Un conto che diventa salatissimo se si calcolano le devastazioni provocate in Toscana da cinghiali, caprioli, daini, mufloni e cervi dal 2010 al 2021: oltre 21 milioni di euro.

Cifre sui danni denunciati in difetto, secondo Coldiretti Toscana, che stima in 300.000 i cinghiali che circolano nella Regione, uno ogni 12 toscani. Un’invasione che sarebbe una delle prime cause principali di abbandono delle campagne, delle montagne e soprattutto delle aree più marginali, anche se ormai questi animali si spingono fin dentro le città.

Centinaia e centinaia di ettari fertili nella nostra regione sono stati abbandonati contribuendo all’aumento del rischio di dissesto idrogeologico. – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Fare attività agricola è diventato insostenibile con conseguenze dirette sul mantenimento del paesaggio, la cura del territorio, la biodiversità e la produzione di cibo per la comunità”.

Una presenza fuori controllo, quella dei cinghiali, che costringe gli agricoltori a fare la guardia ai vigneti, ai campi di mais, ai raccolti. “Denunciare i danni, che non ripagano mai interamente del lavoro e degli investimenti, non può continuare a essere la soluzione al problema così come non possiamo alzare recinti ovunque. – prosegue Filippi – Scavano buche alla ricerca di cibo, abbattono muretti, fanno scappare i turisti e azzerano la redditività delle aziende agricole. È una lotta impari. L’equilibrio si è rotto e va ristabilito”.

C’è poi il problema degli incidenti provocati dall’irruzione improvvisa sulle strade di cinghiali e altre specie selvatiche, in Toscana 67 sinistri gravi in quattro anni. Pochi giorni fa Coldiretti ha stilato una mappa delle strade a più alto rischio, una cinquantina tra regionali, provinciali e comunali.

Due anni fa la Regione Toscana ha modificato la legge 310/2016 per consentire agli agricoltori di intervenire direttamente, se muniti di licenza di caccia e sotto la supervisione della Polizia provinciale, nei confronti dei cinghiali. Un provvedimento criticato dagli animalisti e fortemente voluto dalle associazioni di categoria, che tuttavia adesso esigono interventi più drastici: “Quello che chiediamo – conclude il presidente di Coldiretti Toscana – è un decreto legge urgentissimo per modificare l’articolo 19 della Legge 157 del 1992 che consenta di estendere i piani di controllo coordinati dalla Regioni e arrivare così a un contenimento drastico per arginare un fenomeno che non riguarda più soltanto gli agricoltori ma tutta la collettività”.

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