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Dagli altipiani dell’Etiopia il cereale del futuro: i ricercatori di Pisa ne sequenziano il Dna

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Foto Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

Uno studio della Sant’Anna esplora le potenzialità del Teff, cibo millenario ricchissimo di nutrienti e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici. 

 

Redazione
8 settembre 2022

PISA – È straordinariamente nutriente, privo di glutine e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici. Ha insomma tutte le carte in regola per diventare il cibo del futuro. Si tratta del Teff, un antico cereale che arriva dagli altipiani dell’Etiopia, adesso al centro di uno studio dei ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa pubblicato sulla rivista internazionale eLife.

I genetisti della Sant’Anna sono infatti gli artefici del sequenziamento del Dna di centinaia di varietà di Teff custodite in una collezione nel paese africano. Il Teff è un cereale consumato in Etiopia da migliaia di anni e sempre più apprezzato nel mondo per le sue caratteristiche nutrizionali uniche, come la ricchezza in micronutrienti e l’assenza di glutine.
I ricercatori, lavorando in collaborazione con gruppi di agricoltori e di scienziati in Etiopia, hanno riportato alla luce la grandissima diversità di Teff e ne hanno studiato l’impatto sulla produttività e la capacità di adattamento al clima che cambia.

“Possiamo immaginare queste varietà di Teff come libri custoditi in una grande biblioteca – commenta Leonardo Caproni, ricercatore che ha preso parte allo studio – La genomica ci permette di leggere la storia contenuta in ciascuno di questi libri. È imparando da queste storie che possiamo riscrivere il futuro di questo cereale”.

Foto Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
Foto Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Se, da un lato, il nuovo studio pone le basi di un processo di miglioramento genetico di questo cereale poco noto e poco studiato al di fuori dell’Etiopia, dall’altro individua già ora varietà con caratteristiche superiori che possono rispondere da subito alle necessità delle comunità di agricoltori di sussistenza, contribuendo alla sicurezza alimentare nel Corno d’Africa.

A partire da questo studio, spiegano i ricercatori della Sant’Anna, è adesso possibile anche valutare il potenziale del Teff per la coltivazione in Italia e in Europa, contribuendo a diversificare il sistema agricolo e portando sulle nostre tavole un prodotto salutare e nutriente.
In questa ricerca inoltre l’informazione genomica che deriva dalle varietà di Teff viene combinata con le scienze del clima per identificare zone dove in futuro sarà più difficile coltivare questo cereale a causa del cambiamento climatico.

Unendo la genetica, le scienze sociali ed economiche e quelle del clima è possibile portare sul palcoscenico della ricerca internazionale cereali come il Teff, che hanno un enorme potenziale ma sono stati poco studiati fino ad oggi – aggiunge Matteo Dell’Acqua, coordinatore del Centro di Scienze delle Piante della Scuola Superiore Sant’Anna che ha firmato lo studio – Comprendere come queste specie rispondono ai bisogni degli agricoltori locali ci permette di guardare al futuro e guidare l’innovazione verso un’agricoltura più equa e sostenibile”.

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