Ecosistema

È nato in un’oasi della Maremma il primo Falco pescatore del 2022

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Realizzazione a cura di Vincenzo Rizzo Pinna - Progetto Falco pescatore Italia

Il lieto evento nella Riserva naturale Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia. Appena poche ore dopo un’altra schiusa nell’Oasi Wwf di Orbetello.

 

di Gabriella Congedo

GROSSETO – Non poteva esserci modo migliore per celebrare il centenario dei Parchi nazionali d’Italia. Sabato 22 aprile, dopo 42 giorni di instancabile cova di giorno, di notte, con il sole, la pioggia, il ghiaccio e il vento è nato il primo piccolo falco pescatore del 2022 in Toscana. Sede del lieto evento il nido Indiano nella Riserva naturale Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia. Ancora una volta la storica coppia formata da Geronimo e Pocahontas, che vive qui dal 2015, ha coronato il suo sogno.

Non finisce qui. Alcune ore dopo un altro falchetto è venuto alla luce nell’Oasi Wwf di Orbetello. I genitori sono Mora, una bellissima francese nata sulle scogliere della Corsica nel 2015, e Orbetello, un maschio di cui non si conosce l’origine perché privo di anelli. Anche questa coppia vive qui da un pezzo, dal 2018 per l’esattezza, e ha già dato alla luce una decina di falchetti, tutti involati con successo.
Di loro possiamo sapere tutto perché i nidi sono attrezzati con un sistema di video che consente di osservare le immagini registrate sulla pagina Facebook delle Oasi WWF e del “Progetto falco pescatore”.

Se oggi questi rapaci rari e minacciati sono tornati a nidificare in Toscana, e possiamo osservarli mentre volteggiano intorno al nido o nutrono la prole, è perché qualcuno si è dato da fare perché ciò accadesse. Il falco pescatore infatti era estinto come nidificante dal 1969. In Toscana l’ultima nidificazione documentata è ancora più indietro nel tempo: 1929, isola di Montecristo. Solo grazie al Progetto Falco pescatore, iniziato da Giampiero Sammuri nel 2006, quando era presidente del Parco regionale della Maremma, ha nuovamente iniziato a nidificare. Ma l’idea di ricostituire una popolazione nidificante di falco pescatore nel Parco della Maremma, sviluppata in collaborazione con il Parco regionale della Corsica, risale al 2002. Vent’anni di lavoro.

Le strategie di ripopolamento hanno funzionato perché proprio nel Parco della Maremma, vicino alla foce dell’Ombrone, nel 2011 si è avuta la prima nidificazione su suolo italiano dopo 42 anni. Poi, con l’aiuto dei nidi artificiali allestiti sia dal WWF che dai tecnici del Parco regionale della Corsica, sono arrivate altre coppie che hanno deciso di fermarsi.

Oggi delle 7 coppie nidificanti in Italia sei sono in Toscana: una al Parco della Maremma, 2 alla Riserva regionale della Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia), una nell’oasi WWF di Orbetello, una in quella di Orti Bottagone (Piombino) e l’ultima, anche in ordine di tempo, nell’isola di Capraia.
Niente male per una specie che fino ad alcuni decenni fa in Italia era stata data per estinta.

Realizzazione a cura di Vincenzo Rizzo Pinna - Progetto Falco pescatore Italia
Realizzazione a cura di Vincenzo Rizzo Pinna – Progetto Falco pescatore Italia

 

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