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Eolico in Mugello, in tanti alla camminata di protesta contro l’impianto

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Foto da Comitato Tutela Crinali Mugellani

I comitati civici: “Come è stato possibile pensare di costruire delle zone industriali nei corridoi ecologici del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi?”

 

10 novembre 2022

received_501692015314047VICCHIO, DICOMANO (Fi) – A febbraio 2023 inizieranno i lavori per la costruzione di un grande parco eolico sul crinale mugellano, tra i Comuni di Vicchio e Dicomano. Com’è noto diverse associazioni e comitati di cittadini si oppongono al progetto della Regione Toscana e domenica 6 novembre si sono dati appuntamento per una camminata di protesta contro l’impianto. Riceviamo e pubblichiamo un resoconto  del Comitato Tutela Crinali Mugellani.

“La Camminata di protesta di domenica 6 novembre per difendere i crinali appenninici di Monte Giogo di Villore nel Mugello dall’impianto industriale eolico approvato dalla Regione Toscana – per cui è pendente un ricorso al TAR – è stata molto partecipata e condivisa da tante diverse realtà del territorio e di Firenze, smentendo lo sbandierato unanime consenso della popolazione al progetto.

Citando l’associazione Idra che era presente alla camminata: “Con i comitati civici del Mugello è stato possibile toccare ieri con mano, e apprezzare con gli occhi, gli orecchi e tutti i sensi, la dimensione del danno che l’attuazione di questo progetto determinerebbe. Tanti i cittadini convenuti a Villore per una camminata di protesta e di conoscenza lungo i crinali di Giotto e di Dino Campana, a due passi dal Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.”

La visita ai luoghi dove si vorrebbero impiantare pale alte 170 metri ha lasciato i partecipanti increduli e col fiato sospeso. Come è stato mai possibile pensare di fare nei corridoi ecologici del Parco Nazionale Foreste Casentinesi delle zone industriali?

Abbiamo osservato ecosistemi complessi e biodiversità da tutelare con tutta la cura possibile, che verrebbero attraversati invece da strade aperte nelle faggete per portare su con mezzi grandi e pesanti le pale, betoniere progettate nel bosco, cantieri, livellamenti e sbancamenti con modifiche della morfologia dei crinali, allargamenti e raddrizzamenti di strade, tombamenti di sorgenti, un cavidotto lungo più di 20 chilometri per il collegamento con la centralina. Si è parlato di espropri di marroneti e terreni, per non parlare degli interventi che saranno necessari sulla viabilità e la mobilità del Mugello e che produrranno gravi disagi alla popolazione e l’innalzamento dei livelli di emissioni inquinanti.

Frequentando questi luoghi selvaggi e naturali si riflette e sperimenta che la propagandata transizione ecologica qui non è conversione ecologica, ma il suo opposto.
La realizzazione di questo impianto industriale vorrebbe essere portata in zone che in nessuna pianificazione risultano essere idonee ma che, secondo il Piano di Indirizzo Territoriale Regionale, risultano invece per le loro caratteristiche inidonee, come chiaramente espresso dalla Sovrintendenza.

L’articolo 9 afferma che la Costituzione tutela il paesaggio, il patrimonio storico e culturale, l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità per le generazioni future.
Nel territorio del Comune di Vicchio la Scuola di Barbiana ci ha educato all’importanza del profondo motto I CARE, Io ci tengo, ho a cuore, mi sento responsabile. Con questa Camminata abbiamo voluto testimoniare il nostro I CARE per la Costituzione e per questi crinali, scrigno naturale, storico e culturale di biodiversità unico e impareggiabile che in tanti, strenuamente e convintamente, continueremo a difendere e a proteggere”.

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