Al di là dei tanti problemi l’Ue ha goduto del più lungo periodo di pace che si ricordi ed è all’avanguardia nel perseguimento di uno sviluppo sostenibile.
di Sandro Angiolini
11 maggio 2025
Lo scorso venerdì 9 maggio era la giornata dedicata a festeggiare l’Europa. Non ho notato grandi annunci né celebrazioni, né in giro né sui media. Probabilmente perché proprio quel giorno è stato eletto il nuovo Papa. Ecco alcune modeste riflessioni al proposito:
– in un mondo sempre più contrassegnato da conflitti e tensioni varie vivere in un continente dove 27+1 Paesi (la Gran Bretagna si sta di fatto riavvicinando alla UE) coesistono pacificamente è per me una delle poche fonti di sollievo;
– pur ammettendo le tante contraddizioni, le complicazioni burocratiche, le ambiguità di schieramento, l’orientamento a favore dei grandi gruppi economici e così via l’Unione Europea rappresenta ancora, a livello mondiale, uno degli esempi migliori di ricerca e perseguimento di uno sviluppo sostenibile. Basta confrontarlo con ciò che dicono (e soprattutto fanno) gli altri grandi Paesi, come USA e Cina;
– sono stanco di assistere al quasi quotidiano balletto in cui le forze conservatrici accusano l’Europa di non fare abbastanza su certi temi (talvolta anche ambientali) quando poi nella pratica (cioè nelle votazioni) sono proprio le nazioni più sovraniste a votare contro decisioni comuni;
– il futuro che ci aspetta sarà senz’altro impegnativo ma alla fine dipende molto anche dalle nostre scelte, come individui, come gruppi e come popoli: recuperare una dimensione di confronto e di elaborazione comune mi appare una priorità, soprattutto sulle questioni che toccano l’ambiente. I principali ostacoli a tutto questo sono oggi il populismo e le semplificazioni (tra cui ricade il complottismo).
In questo contesto la protezione delle risorse ambientali rischia di essere sacrificata a favore di altri interessi: corsa al riarmo, ricerca di profitti impossibili, distrazioni di massa, etc. Sta a ognuno di noi mantenere viva e chiara una buona visione d’insieme, e possibilmente condividerla con qualcun altro.
P.S. E a proposito di Europa, vi aggiorno su una notizia che avevo commentato circa quattro mesi fa. Quando un giornale olandese aveva denunciato a gran voce un presunto scandalo a carico dell’ex-vicepresidente socialista della Commissione Europea Timmermans che avrebbe fatto un uso improprio di fondi per finanziare delle associazioni ambientaliste. Pochi giorni fa si è chiusa con un voto un’indagine interna del Parlamento europeo che ha concluso che il fatto non sussiste. Ma in Italia non ne ha parlato nessuno.
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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