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Inquinamento luminoso, a Grosseto un appuntamento per “riveder le stelle”

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Sabato 26 l’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena guiderà il pubblico alla scoperta del cielo per imparare a proteggerlo e risparmiare energia.

 

Redazione
23 novembre 2022

GROSSETO – E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139), è l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, un presagio del nuovo cammino di luce e di speranza che attende i protagonisti dopo le tenebre. A ognuno di noi piacerebbe, anche in città, uscire e poter ammirare le stelle senza fatica, ma anche una semplice azione come questa spesso è impedita dall’inquinamento luminoso. Con tale espressione si intende un’eccessiva emissione di luce artificiale verso l’alto che può essere responsabile di ingenti sprechi energetici da una parte e di una serie di alterazioni ecologiche dall’altra, come l’impossibilità a osservare il cielo sia a occhio nudo che attraverso la strumentazione tecnologica.

L’eccessiva illuminazione artificiale può portare addirittura a uno sfasamento dell’equilibrio giorno-notte con conseguenze sul mondo umano, animale e vegetale: la fotosintesi clorofilliana delle piante è spesso del tutto alterata e le rotte degli uccelli migratori possono essere compromesse. L’eccessivo uso di energia elettrica per l’illuminazione provoca ogni anno l’emissione in atmosfera di ben 1.200.000 tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente della combustione di una foresta di quasi 200.000 ettari.

In particolare, l’illuminazione a led freddo (luce bianca o blu) adottata di recente in molti Comuni accentua ancora di più gli effetti sopra descritti. Per chi ancora non lo sapesse anche il cielo fa parte del patrimonio naturale a rischio estinzione ed è patrimonio dell’Unesco già dal 2006: la sua conservazione e valorizzazione restano un’immensa risorsa culturale e scientifica a disposizione delle presenti e future generazioni.
Si pensi che un Comune potrebbe in media risparmiare il 35% di energia elettrica adottando i criteri previsti dalle leggi presenti. In Toscana, come in altre regioni italiane, esistono già da oltre 20 anni delle normative che regolano la materia:
– Legge regionale 39/2005; Delibera regionale 1000 del 2007; PAER 2015 (Piano Ambientale ed Energetico Regionale); Delibera regionale 903 del 2020.

stelle-Inquinamento-luminoso-Toscana-ambienteNonostante alcuni progressi queste normative restano in molti casi disattese anche dalle stesse amministrazioni pubbliche e si assiste spesso a impianti sovradimensionati e male orientati, che portano a un grande spreco energetico senza tuttavia contribuire a un miglioramento delle condizioni di visibilità e sicurezza.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, sabato 26 novembre alle 17:00 presso il Museo di Storia Naturale della Maremma di Grosseto, in strada Corsini 5, ci sarà l’appuntamento Spegniamo le luci, accendiamo le stelle! Alla scoperta del cielo stellato, un patrimonio da tutelare. 

Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena, accompagnerà il pubblico alla scoperta del cielo stellato illustrando quali saranno gli oggetti astronomici osservabili nei prossimi mesi e come sia possibile individuarli. Quali luoghi sono migliori per l’osservazione delle stelle? Gli esperti proveranno a rispondere a questa domanda e a come proteggere il cielo dall’inquinamento luminoso e combattere lo spreco energetico, con una interessante proposta per la Maremma.

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