Con l’iniziativa ‘Raccomandata per te’ l’associazione esorta i consumatori a scrivere ai produttori per chiedergli di utilizzare imballaggi ecologici.
Redazione
13 giugno 2024
Circa un anno fa il Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Zero Waste Italy hanno promosso uno spazio social (su Facebook e Instagram), condiviso anche con la vetrina dei prodotti Rifiuti Zero, denominato Raccomandata per te, attraverso il quale ogni singolo cittadino o consumatore può sensibilizzare e influenzare i produttori delle più svariate filiere produttive, a partire da quelle alimentari.
E’ soprattutto il mondo degli imballaggi, così generoso verso l’utilizzo di plastiche monouso, a essere il bersaglio principale di questa iniziativa. I recenti provvedimenti dell’Unione Europea sulla reintroduzione del vuoto a rendere e sul diritto alla riparazione volti a ridurre alla fonte i rifiuti rendono sempre più attuale chiedere maggiore responsabilità ai produttori. “I cittadini ‘a valle’ possono contribuire efficacemente alle raccolte differenziate che nel nostro Paese, e anche in Toscana, stanno raggiungendo risultati importanti anche se non geograficamente uniformi – spiegano gli organizzatori – ma è anche ‘a monte’ che occorre altresì intervenire nella progettazione industriale e nella riduzione soprattutto negli imballaggi”.
Per questo ormai da molti anni Zero Waste sta promuovendo (a partire dal famoso caso della lettera a Lavazza per il caffè in capsule monodose) iniziative che hanno coinvolto spesso il mondo della scuola e dei bambini da cui sono partite letterine per ridurre la plastica nelle merendine. Famose anche le lettere inviate dalle scuole superiori del Mugello alla Bic per le penne, le letterine dei bambini inviate a Casa Modena e a diverse aziende di produttrici di patatine come alla Ferrero per il famigerato bicchierino di polistirene contenente tè freddo.
“Questo spazio consente a ogni singolo cittadino di fare la differenza inviando semplicemente un messaggio all’indirizzo del produttore per richiamarlo a una progettazione sempre di più capace di non produrre rifiuti – esortano Alessandra Onorato e Rossano Ercolini –. Nel momento in cui si scrive all’indirizzo del produttore individuato l’unica raccomandazione richiesta da Zero Waste è quella di mettere in conoscenza il Centro Ricerca Rifiuti Zero in modo tale che, se il produttore evita di rispondere direttamente, il Centro stesso possa sollecitare la risposta”.
Per Zero Waste questo rappresenta un piccolo esempio di empowerment. Ad oggi Raccomandata per te si è già occupata di inviare lettere ai principali produttori di bicchierini di yogurt e di confezionamento in vaschette di verdure e frutta, per richiedere che i consumatori al banco del fresco possano utilizzare contenitori portati da casa. Presto le attività riguarderanno le confezioni per la pasta e un rinnovato caso studio per le capsule e le cialde monouso del caffè.
“Tante piccole gocce possono dar vita a un oceano, tante piccole lettere possono scrivere un libro per cambiare la stessa offerta commerciale – concludono dal Centro Rifiuti Zero – perché ognuno di noi può fare la differenza comportandosi non da padrone del pianeta ma da custode. ‘Raccomandata per te’ aspetta di essere usata da tutti”. Informazioni: centrorifiutizero@gmail.com – Pagina Facebook
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