Ecosistema

Morti misteriose di rapaci, si fa strada l’ipotesi avvelenamento

Un esemplare di poiana
Un esemplare di poiana

L’uso di topicida o lumachicida può rivelarsi letale per i predatori che si nutrono di roditori o lumache. Il veleno entra facilmente nella catena alimentare.

Dalla Toscana cattive notizie per specie che dovrebbero godere dello status di “protette”. La segnalazione arriva dalla sezione toscana del WWF. In Val di Cornia ben quattro poiane sono state recuperate nelle ultime settimane e per loro purtroppo non c’è stato nulla da fare. L’ultimo esemplare è stato recuperato dai volontari WWF tra Venturina e Suvereto. Nessun segno di arma da fuoco: si teme si tratti di avvelenamento.

L’ipotesi è che alla base delle ripetute morti di rapaci ci sia un abuso di veleno per topi, che entra facilmente nella catena alimentare. Neppure l’ultima poiana recuperata viva e visitata dal veterinario ha potuto essere salvata, nonostante le cure e il trasporto al centro Lipu di Livorno. “In genere – dice Stefano Gualerci del WWF Livorno – gli uccelli soccorsi in questo periodo dell’anno riportano ferite da arma da fuoco o traumi da impatto. Ma purtroppo l’uso di topicida o lumachicida può rivelarsi letale per i predatori che si nutrono di roditori o lumache”. Per stabilire se questi rapaci siano morti avvelenati – e in caso positivo di che tipo di veleno si tratti – sono state richieste delle analisi all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Grosseto.

Fonte: WWF Toscana

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