Agricoltura

No ai nuovi Ogm, il Biodistretto dell’Amiata scrive agli europarlamentari

NGT-OGM-organismi-geneticamente-modificati

“Occorre respingere la proposta di Regolamento sui nuovi Ogm per salvaguardare la salute, difendere la biodiversità, non avvantaggiare le multinazionali del biotech”.

 

3 febbraio 2023

I nuovi Ogm si chiamano TEA (Tecniche di evoluzione assistita), conosciute anche come NGT (New Genomic Techinique). La Corte di Giustizia europea ha ribadito che le NGT non possono essere considerate fuori dal perimetro della Direttiva 2001/18, che definisce e regola gli OGM. Ha chiesto che vengano sottoposte alle stesse procedure per l’approvazione delle varietà destinate alla coltivazione e delle sperimentazioni in campo aperto. Ha obbligato a valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura. Le associazioni biologiche chiedono che il via libera sulle NGT sia preceduto da un’attenta valutazione del rischio e soprattutto vengano elaborati metodi e strategie per identificare i prodotti derivanti dalle NGT affinché si possano attivare i necessari controlli. Pubblichiamo in forma integrale la lettera con le istanze che il Biodistretto del Monte Amiata ha inoltrato a tutti i 700 i parlamentari europei. 

Gentile europarlamentarele scriviamo chiedendo di respingere la proposta di Regolamento sui nuovi Ogm che vuole:

– imporre a tutti gli Stati membri di utilizzare in agricoltura piante geneticamente modificate, con effetti sconosciuti per la salute umana e per l’ambiente esistendo attualmente in tutto il mondo solo 4 piante NGT (New Genomic Techinique) in commercio;
– affermare antiscientificamente che le mutazioni genetiche indotte dai genetisti dell’industria biotech, se inferiori a venti per ogni singola varietà, possono essere completamente deregolamentate;
– sconvolgere la biodiversità agraria e la biodiversità naturale che verranno irrimediabilmente contaminate da polline geneticamente modificato;
– avvantaggiare poche aziende biotech e quattro multinazionali sementiere senza rispettare la dignità delle piccole aziende agricole e le risorse naturali, patrimonio di tutta l’umanità;
– raccontare, senza nessuna prova scientifica, che le nuove varietà che si potranno ottenere saranno più produttive, meno suscettibili alle malattie e più resistenti alle avversità climatiche;
– approvare norme che, anziché ripristinare la natura, la devasteranno irreversibilmente, calpestando gli stessi valori e priorità che sono il cuore dell’intesa tra tutti gli Stati membri dell’Unione;
– lasciare alle generazioni future un territorio utilizzato come “terra di conquista” in cui, cancellando il principio di precauzione, si distrugge la peculiarità di un’agricoltura senza piante ingegnerizzate;
– dimenticare che la nostra biodiversità agraria ha una potenzialità ottenuta in migliaia di anni di selezione naturale, con pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano la grandiosità non solo per il suo valore nutraceutico ma anche per la capacità di adattamento millenario al clima e alle più svariate malattie delle piante;
– trascurare che questi nuovi Ogm sono completamente inutili, antiscientifici, per molti dati tossici e, secondo due sentenze della Corte di Giustizia, attualmente fuori legge;

Chiediamo dunque a tutti i parlamentari europei di valutare attentamente la posizione che intendono prendere e di comunicarcela perché faremo sapere a tutti i cittadini chi ha permesso la deregolamentazione degli Organismi geneticamente modificati nell’Unione Europea. Vi invitiamo pertanto a rigettare questo regolamento e fidando, come cittadini, nella delega e nel dovere di piena collaborazione, attendiamo fiduciosi una vostra risposta.

Biodistretto del Monte Amiata

Tags