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Profughi contadini e giardinieri con il progetto “Accogliamo sorrisi”

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Otto giovani richiedenti asilo impegnati come volontari nella coltivazione di alberi da frutto ed erbe officinali presso la cooperativa sociale Fontenuova.

REDAZIONE

FIRENZE – Giovani richiedenti asilo impegnati come volontari nella coltivazione di alberi da frutto e piante officinali come lavanda, salvia e rosmarino, ma anche nella potatura degli olivi e nel taglio delle erbacce: sono alcune delle attività che vengono svolte da otto giovani profughi coinvolti nel progetto ‘Accogliamo sorrisi’, avviato a gennaio dalla cooperativa sociale Fontenuova, che ha sede in via Fortini 143. Ogni persona coinvolta partecipa per sei mesi al progetto come volontario due volte a settimana per tre ore.

I ragazzi fanno da ‘supporto’ all’attività agricola che viene svolta quotidianamente dagli utenti del Centro diurno, frequentato da persone portatrici di handicap psicofisici e tutte le operazioni si svolgono sotto la supervisione di un educatore e con l’aiuto di altri volontari che frequentano Fontenuova. Numerosi i lavoretti che svolgono immersi nel verde di via Fortini: dalla cura e dalla potatura di rose e alberi da frutto, alla preparazione del terreno per coltivazioni, passando per l’annaffiatura e la semina dei campi fino alla coltivazione, raccolta e preparazione della lavanda per la sua distillazione.

Con il progetto ‘Accogliamo Sorrisi’ è iniziato un percorso per un’accoglienza consapevole dei profughi che durerà fino al 17 di giugno, data in cui si svolgerà l’annuale festa della lavanda. “Questo primo periodo che i giovani profughi passeranno in Italia è importante per il loro futuro – ha detto la presidente della cooperativa Patrizia Ragazzini-. Accoglierli a Fontenuova, anche per un periodo limitato di tempo, può essere comunque utile per apprendere come si lavora in Italia e consente loro di rendersi utili a vantaggio della comunità che li ospita, di apprendere la cultura della responsabilità e dei doveri sociali, un percorso che tornerà loro utile sia se decideranno di restare in Italia, sia se si sposteranno in Europa”.

La cooperativa sociale Fontenuova gestisce vari servizi come il Centro diurno, che accoglie 12 persone portatori di handicap psicofisici che si occupano di tessitura a telaio manuale, coltivazione e lavorazione di erbe officinali, rose, alberi da frutto, olivi, coltivazione di un orto biologico, preparazione comunitaria dei pasti e acquisto dei generi alimentari, organizzazione di feste ed eventi sociali e culturali della cooperativa; l’autonomia abitativa, che è un gruppo appartamento formato da 3/4 persone con disagi psichici, che vivono in una realtà a dimensione familiare, dove sono sostenuti per sviluppare capacità di vita autonoma; e infine il progetto degli orti sociali biologici: all’interno dell’oliveta sono stati ricavati piccoli appezzamenti di terreno, che vengono assegnati a volontari che offrono anche la loro collaborazione per la gestione dell’orto biologico destinato al Centro diurno.

Fonte: Comune di Firenze

 

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