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Sta per nascere la Rete dei Comitati ambientalisti della Valdelsa

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I fumi della Distilleria Deta (foto Comitato per la tutela e la difesa della Valdelsa)

I promotori: “Servirà a vigilare meglio sul territorio e ad esercitare una maggiore pressione sulle amministrazioni locali”.

 

di Iacopo Ricci

SIENA, FIRENZE – È più facile farsi ascoltare se si parla con una voce sola. E così in Valdelsa sette tra associazioni e comitati ambientalisti, attivi in sei Comuni diversi, stanno per dar vita a una Rete dei Comitati della Valdelsa. Parliamo di un’area geografica di 578 km quadrati e circa 86.000 abitanti, prevalentemente in provincia di Siena, dove nel tempo sono nate svariate sigle, ognuna con la sua ‘battaglia del cuore’ da portare avanti contro progetti ritenuti dannosi per l’ambiente. Adesso sembra arrivato il momento di fare fronte comune, una convinzione rafforzata dopo l’ultimo incontro fra gli attivisti il 4 novembre a Vico d’Elsa.

Ma vediamo l’identikit dei protagonisti:
il Comitato Elsa Viva di Colle Val d’Elsa che lotta contro la costruzione di una centrale idroelettrica nel parco fluviale dell’Elsa; il Comitato per la Tutela e la Difesa della Valdelsa di Vico d’Elsa che si oppone all’espansione della Distilleria Deta e alla sua ciminiera di 60 metri; il Comitato Staggia C’E’ attivatosi contro la costruzione di un’antenna ripetitore nel centro del paese; il Comitato Difensori della Toscana di Casole d’Elsa che si batte contro lo sviluppo sregolato della geotermia in tutta la Regione; l’Assemblea Permanente No Keu, nata dopo lo scandalo delle concerie, che chiede la tempestiva bonifica dei siti contaminati; l’associazione Culturale Fiorile di San Gimignano attiva contro il progetto dell’ex carcere; la costituenda associazione culturale Gli Amici di Piero di Vico d’Elsa che si occupa di sviluppo sostenibile e cittadinanza attiva.

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Il fiume Elsa

 

La nascita di una nuova Rete di Comitati e Associazioni – spiegano i promotori – che mettono in condivisione un gran numero di esperienze e informazioni ambientali maturate negli anni, permetterà di vigilare in maniera più approfondita sul territorio e di attuare una maggiore pressione sulle amministrazioni locali che non hanno ancora individuato soluzioni ai problemi ambientali che stanno condizionando la Val d’Elsa. Dall’incontro è emersa la convinzione che la preziosa azione svolta dai comitati in ambito di tutela ambientale è a beneficio non solo delle singole specifiche realtà locali ma esercita un impatto positivo su tutta la Val d’Elsa e di conseguenza su tutta la Regione Toscana nel suo insieme”.