Ecosistema Inquinamento

Video: un museo di sculture di marmo per salvare il mare di Maremma

La Casa dei Pesci, un museo di sculture sottomarine per impedire la pesca illegale a strascico e favorire il ripopolamento del mare. Ecco il sogno di Paolo Fanciulli, pescatore e ambientalista maremmano.

ALBERESE (Gr) – La Casa dei Pesci è la realizzazione di un sogno, il sogno di Paolo Fanciulli, pescatore e ambientalista maremmano, la cui passione per il mare ha animato molte battaglie per la salvaguardia dell’ambiente marino, coinvolgendo empaticamente centinaia e centinaia di persone di tutto il mondo. Il suo sogno è quello di creare un museo di sculture sottomarine per impedire la pesca illegale a strascico entro le tre miglia e favorire il ripopolamento del mare di Maremma, è quello di portare tutti a ‘guardare nel mare’ per scoprire che vi è tanta natura e bellezza che normalmente trascuriamo – in quanto invisibile – e per capire che il mare nostrum è ogni giorno depredato dalla pesca illegale, inquinato dai rifiuti tossici e dai detergenti chimici e cementificato.

Il Progetto ‘La Casa dei Pesci’ vuole creare nel Mare della Maremma: un migliore livello di ripopolamento ittico nei fondali e in quelli a maggiore profondità anche proteggendoli dalla pesca illegale; percorsi didattici marini per una fruizione più istruttiva dei tratti di costa più belli; un giardino marino dell’arte nelle zone di balneazione, con sculture e installazioni che rappresentino un’attrazione per cittadini e turisti. La Casa dei Pesci favorirà lo sviluppo sostenibile dell’area che abbraccia il Parco Naturale della Maremma, riserva integrale e sito di Interesse comunitario e regionale.

Il Progetto ha già suscitato l’interesse e la collaborazione attiva di un gran numero di associazioni culturali e ambientaliste (WWF Italia, Italia Nostra, Greenpeace, ecc.), associazioni sportive, Gruppi di Acquisto Solidale, privati e imprese in Italia e all’estero. Sono già stati messi a mare i primi 24 blocchi di marmo scolpiti, ma non sono sufficienti. Il prossimo obiettivo è quello di  mettere a mare 20 blocchi dissuasori di marmo grezzo di cava, che partendo dalla Apuane torneranno al mare. I blocchi di marmo impediscono le azioni di pesca illegale che tanto danneggiano l’ecosistema marino, preservando la flora e contribuendo al ripopolamento della fauna dei nostri fondali, ricreando quel museo vivente che la natura spontaneamente ci offre.
Informazioni e sostegno attivo del progetto: www.eppela.com

Video: GreenpeaceItaly

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