Comune e Arpat hanno organizzato un incontro con i cittadini a causa dei miasmi provenienti dalla distilleria. Gli attivisti: “Vogliono aumentare la produzione e costruire una ciminiera di 60 metri“
BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – E’ tornata ancora una volta alla ribalta la questione dei fumi e della puzza che ammorbano l’aria della frazione di Vico d’Elsa. Nell’occhio del ciclone la distilleria Deta, situata sulla strada statale tra Certaldo e Poggibonsi, per le emissioni derivanti dalla produzione di distillati e i miasmi della fermentazione che si depositano nell’aria del borgo sovrastante.
Nei giorni scorsi ha avuto larga partecipazione l’incontro online aperto ai cittadini che il Comune ha organizzato sulla piattaforma GoToMeeting con l’obiettivo di approfondire il tema, con l’intervento del dirigente del Dipartimento di Arpat di Firenze Andrea Poggi.
“La Deta vorrebbe raddoppiare la produzione portandola a 300 giorni all’anno e per fare questo avrebbe chiesto l’autorizzazione per costruire una ciminiera di 60 metri in località Zambra, sotto Vico d’Elsa” dichiarano gli attivisti del Comitato per la tutela e la difesa della Val d’Elsa sul loro gruppo Facebook. Comune e Arpat stanno provando a rivolgere l’attenzione nei confronti delle segnalazioni dei cittadini. Quella dei problemi causati delle emissioni della Deta e delle relative autorizzazioni è una storia lunga iniziata nel 2016, anno in cui è stata concessa l’autorizzazione attuale.
“Per quanto riguarda le emissioni attuali – precisa l’assessore all’Ambiente di Barberino Tavarnelle Serena Fedi – è stato avviato un processo di analisi delle cause di questi problemi e la ricerca delle soluzioni più idonee a risolverli. Da parte dell’azienda prenderà il via un percorso di investimenti destinati a migliorare le proprie performance ambientali.”
Per il sindaco David Baroncelli l’occasione del confronto con i cittadini ha offerto “una discussione partecipata e concreta, un momento proficuo che ha fatto luce sulle tante sfaccettature tecniche richieste dai cittadini“. Il Comune sta lavorando, nel frattempo, alla certificazione ISO 14001, alla registrazione EMAS e al Patto dei sindaci per il Clima e l’Energia con l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni climalteranti e adottare misure per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
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