Rifiuti e riciclo

A Capannori due impianti per il riciclo di assorbenti e rifiuti tessili pronti entro il 2026

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Le due piattaforme hanno ottenuto un finanziamento di oltre 15 milioni dal Pnrr. Da pannolini, pannoloni e scarti tessili arriva il 6o% del rifiuto indifferenziato.

 

di Iacopo Ricci
17 agosto 2023

CAPANNORI (Lu) – A Capannori un nuovo passo verso il traguardo Rifiuti Zero. Sta procedendo l’iter per la costruzione di due nuovi impianti di economia circolare: uno per il riciclo dei prodotti assorbenti (pannolini, assorbenti femminili, pannoloni), l’altro per la selezione di rifiuti tessili. Nei giorni scorsi è stata presentata alla Regione Toscana la documentazione per l’avvio della procedura autorizzativa. L’obiettivo, come da tempi stabiliti dal bando Pnrr, è affidare i lavori entro fine anno per poi portare a termine l’opera entro il 2026.

I progetti, messi a punto dal Comune con RetiAmbiente e Ato Toscana Costa in collaborazione con il Centro di ricerca Rifiuti Zero diretto da Rossano Ercolini, hanno ottenuto un finanziamento di oltre 15 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: per l’esattezza 10 milioni per la piattaforma di riciclo dei rifiuti assorbenti, 5 milioni e 400 mila per il centro di selezione di rifiuti tessili.

L’altra buona notizia è che non ci sarà consumo di suolo. I due stabilimenti saranno allestiti in un unico edificio industriale nell’area di Salanetti utilizzando un capannone esistente con una superficie di 6.800 metri quadrati, già dotato di impianto fotovoltaico che contribuirà ad alimentare il fabbisogno energetico degli impianti.
Secondo un’indagine di Ascit, il gestore dei servizi ambientali della zona, pannolini e pannoloni costituiscono circa il 45% del rifiuto indifferenziato raccolto nella Piana di Lucca, i rifiuti tessili il 15%.

Giordano Del Chiaro e Rossano Ercolini
Giordano Del Chiaro e Rossano Ercolini

Avviare a riciclo questi materiali per Capannori significa recuperare tra i 5 e gli 8 punti percentuali di raccolta differenziata e spingersi fino al 95%, sottraendo alla discarica una quantità importante di rifiuti e abbattendo i costi di smaltimento – spiegano l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro e il coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero Rossano ErcoliniSaranno entrambe piattaforme in grado di spingere al massimo la riduzione del residuo non riciclabile, situate in un sito vincolato a impianti di economia circolare che non potrà avere altre funzioni”.

Come funzioneranno i due impianti

La piattaforma di riciclo dei prodotti assorbenti avvierà a riciclo pannolini, assorbenti femminili e pannoloni separando carta, plastica e Sap (prodotto assorbente evitando così che finiscano in discarica. L’impianto avrà una capacità di trattamento di 10.000 tonnellate l’anno e sarà dotato di una tecnologia innovativa che consentirà di trattare questi materiali all’interno dello stabilimento senza alcuna emissione né cattivi odori. Una volta lavati e sterilizzati i materiali saranno trasformati in plastica e cellulosa da riutilizzare come materie prime seconde, in piena linea con la strategia Rifiuti Zero.

L’impianto di selezione dei rifiuti tessili sarà in grado di individuare le diverse fibre e di condurle in linee distinte di trattamento che provvederanno a una prima sanificazione e al successivo imballaggio. Una parte del materiale andrà a riciclo, un’altra sarà reimmessa nel circuito del riuso anche attraverso un lavoro di cernita e divisione manuale. L’impianto non emetterà all’esterno alcun odore e avrà una capacità di trattamento di circa 6.500 tonnellate all’anno.

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