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Biodigestore Cermec di Massa Carrara, un seminario per affrontare i dubbi

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Associazioni e comitati hanno organizzato per il 24 aprile un seminario online con Gianni Tamino (ISDE) per capire i possibili effetti su salute e ambiente.

 

Redazione
23 aprile 2024

MASSA CARRARA – I biodigestori sono impianti che, tramite un processo di decomposizione della sostanza organica per via anaerobica (senza ossigeno), convertono i rifiuti organici domestici e gli scarti agricoli in energia termica, elettrica e in altri output di processo. Nel nostro Paese i biodigestori sono diffusi prevalentemente nel Nord Italia ma quello di Montespertoli, appena inaugurato, è il più grande impianto del Centro Italia.

Dopo un processo di pre-trattamento e di pulizia, grazie a un processo di trattamento della frazione umida senza l’utilizzo dell’ossigeno il biodigestore invia l’umido in contenitori sigillati dove sono presenti dei batteri, che favoriscono la trasformazione dell’organico in biogas e digestato. Il biogas viene sottoposto a un processo di depurazione chiamato upgrading, grazie al quale si ottiene biometano. La frazione solida che rimane dopo il processo di estrazione del gas, il digestato, viene trattato per essere trasformato in compost.

Dopo che il Consiglio di Stato nel novembre 2023 ha confermato la regolarità della gara indetta da Cermec, la società partecipata dai Comuni di Massa e Carrara nata per la costruzione di un biodigestore nell’area Sir (Sito di bonifica di interesse regionale) da bonificare prima dell’avvio dei lavori, nel febbraio scorso la Cermec ha ottenuto anche l’Autorizzazione integrata ambientale dagli uffici della Regione Toscana.

Adesso un gruppo di associazioni e comitati ambientalisti ha organizzato per il 24 aprile alle 21 un seminario online aperto al pubblico con Gianni Tamino per rispondere a dubbi e domande sui biodigestori: questo tipo di impianti attua davvero un processo di economia circolare?  Dove vanno a finire le sostanze chimiche che si liberano dal biogas durante il processo di trasformazione delle biomasse conferite agli impianti? Qual è la resa energetica dei biodigestori rispetto all’energia investita? I biodigestori portano vantaggi economici ai consumatori e possono sopravvivere senza incentivi statali?

L’appuntamento sarà utile anche per capire se gli ammendanti provenienti dal digestato, utilizzati in agricoltura per concimare, sono davvero sicuri o se, al contrario, posso contenere Pfas e altri elementi pericolosi per la salute e l’ambiente. L’iniziativa è organizzata da: Associazione per i Diritti dei Cittadini (ADiC Toscana); Associazione Salviamo il Paesaggio, coordinamento provinciale di Cremona; Rete delle associazioni e dei comitati contrari al biodigestore Cermec; NoRigass No GNL Nazionale.
Link Zoom per il collegamentoID riunione: 842 8748 9392, codice d’accesso: 008411.

Gianni Tamino è stato professore di Biologia e di fondamenti di Diritto ambientale all’Università di Padova e membro del Comitato tecnico scientifico dell’associazione internazionale Medici per l’Ambiente (ISDE).