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A Montelupo Fiorentino ogni albero e arbusto ha un nome e cognome… o quasi

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Montelupo: prato pubblico lasciato "al naturale" senza sfalci dell'erba

Il Comune rivoluziona il sistema di gestione del suo patrimonio verde. L’assessore all’Ambiente: “L’emergenza climatica ci spinge ad agire con urgenza”. 

 

di Gabriella Congedo
8 febbraio 2024

MONTELUPO FIORENTINO (Fi) – Se non li conoscono tutti per nome e cognome poco ci manca. Si è concluso a Montelupo Fiorentino il censimento del verde pubblico, un tassello importante della strada intrapresa dal Comune verso una gestione più naturale del proprio patrimonio verde.

Alberi, siepi, ciglioni sono stati tutti classificati secondo la loro collocazione, la tipologia di pianta e le modalità scelte per la manutenzione; poi tutti i dati sono stati inseriti in un data base con l’esatta indicazione geografica servendosi della piattaforma WebGIS. Le informazioni sono state raccolte, classificate e corredate da immagini. Grazie anche all’aiuto della tecnologia è possibile ora calibrare la manutenzione sulle caratteristiche di ogni singola pianta.

Montelupo può contare su 73 aree a verde con una superficie di tappeti erbosi di oltre 390 mila mq, mentre gli alberi su suolo pubblico sono 3.599. A questi dati bisogna aggiungere la riforestazione della zona artigianale della Pratella ancora in corso (35 mila metri quadri con circa 2.500 piante) finanziata dal ministero dell’Ambiente e l’area di laminazione Bramasole sul torrente Pesa (50 mila metri quadri con circa 750 piante) in gestione al Consorzio di Bonifica 3 medio Valdarno.

Approcciare la gestione del verde non come onere ma come risorsa è il primo passo nella direzione giusta – sottolinea Lorenzo Nesi, assessore ai Lavori pubblici, all’Ambiente, al Patrimonio e all’Innovazione –. L’emergenza climatica ci spinge ad agire con urgenza per riassettare le nostre città e rispondere all’inusuale calore estivo e agli eventi estremi che stanno divenendo normalità. Gestire il patrimonio pubblico ‘verde’ con un sistema informativo territoriale è la base indispensabile. Su questo Montelupo ha fatto uno sviluppo software interno innovativo: la soluzione PROSIT, usata anche per il verde pubblico”.

A proposito di gestione naturale del verde pubblico, l’anno scorso il Comune ha deciso di lasciar crescere l’erba spontaneamente in due aree verdi della città senza eseguire sfalci primaverili con l’obiettivo di favorire l’azione degli impollinatori (leggi qui l’articolo). Il nuovo sistema informativo, chiarisce Lorenzo Nesi, permetterà di allargare questa sperimentazione ad altri parchi cittadini. E non solo: “Ci sta permettendo anche di potare le alberature con modalità definite sulle caratteristiche di ogni singolo albero: cito ad esempio il diradamento e il lieve contenimento delle chiome dei lecci sulle piazze Matteotti e San Rocco. Questi alberi sono i nostri maggiori alleati nella lotta alle isole di calore”.

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