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Accordo tra Parco della Maremma e Mister Prada, riapre l’itinerario di Cala di Forno

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La tenuta è uno degli ultimi paradisi naturali della Toscana. Un anno fa era stata acquistata da Patrizio Bertelli per 18,4 milioni di euro.

 

di Gabriella Congedo
19 dicembre 2022

MAGLIANO IN TOSCANA (Gr) – Riapre ai visitatori dopo 4 anni di chiusura l’itinerario di Cala di Forno, l’ultima area vergine del Parco della Maremma. Nei giorni scorsi è stata firmata una convenzione a tre fra l’Ente Parco, il nuovo proprietario Patrizio Bertelli – patron di Prada – e Antonella Vivarelli Colonna, proprietaria di vaste aree nei pressi del Collecchio.

Era settembre 2021 quando Bertelli, marito di Miuccia Prada e amministratore delegato dell’omonima casa di mode, ha acquistato Cala di Forno dalle sorelle Vivarelli – Colonna per 18,4 milioni di euro. La notizia aveva suscitato un coro di proteste culminate con una petizione al ministro dei Beni Culturali Franceschini, l’unico a poter avanzare il diritto di prelazione. Anche se i vincoli impedivano a Bertelli di costruire si temeva che Cala di Forno sarebbe diventata comunque inaccessibile a turisti, escursionisti e amanti del trekking.

Non è andata così, e l’atto appena sottoscritto dovrebbe a questo punto pacificare gli animi. “Le convenzioni – informa l’Ente Parco – sono atti necessari per poter attraversare le proprietà private con percorsi pubblici come quelli degli itinerari. La sottoscrizione è volontaria e i proprietari, per motivate ragioni, possono opporsi all’attraversamento. In questo caso le convenzioni sono state sottoscritte a titolo gratuito, senza alcuna spesa per il Parco, a testimonianza della forte sinergia instaurata tra soggetti pubblici e privati”.

La tenuta di Cala di Forno, nel Comune di Magliano in Toscana, è uno degli ultimi paradisi toscani: inaccessibile dal litorale, raggiungibile unicamente via mare o inerpicandosi per sentieri a cavallo tra scogliere e boschi, l’insenatura non ha ripetitori telefonici, connessioni Wi-fi e nemmeno rete elettrica. Solo boschi secolari, animali liberi, case coloniche e insediamenti storico-archeologici. La tenuta acquistata da Bertelli include una grande area boschiva, la spiaggia su cui scorrazzano liberi daini e caprioli, l’Antica Dogana e le case coloniali. Infine le torri rinascimentali, erette dai Medici sui basamenti di precedenti costruzioni medievali.

Il Consiglio direttivo del Parco ha già approvato le convenzioni e sono in corso gli accertamenti tecnici per la pulizia e la messa in sicurezza del percorso. Presto sarà fissata la data della riapertura che prevederà un evento pubblico e un’escursione guidata lungo l’itinerario.

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