Agricoltura

Adotta un mandorlo antico: un progetto per salvare la biodiversità

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Foto da www.adottaunmandorlo.it
L’idea coraggiosa di una Onlus: catalogare, salvare e censire le piante autoctone sempre più vicine all’estinzione, aiutando custodi e piccoli produttori.

 

Esiste un progetto che cerca mandorli antichi in giro per l’Italia, li salva dall’erosione genetica, sostiene la ricerca ai fini della caratterizzazione genetica, nutrizionale, nutraceutica e aromatica, organizza in tutta Italia eventi di informazione e degustazione alla scoperta delle varietà locali e aiuta custodi e piccoli produttori a preparare e piantare nuovi innesti per ripristinare una florida mandorlicoltura italiana.

Un’associazione senza scopo di lucro ha cominciato lentamente a farsi carico della mappatura di tutti gli alberi e le tipologie presenti lungo lo stivale: un lavoro portato avanti in collaborazione con il ministero delle Politiche Agricole, le Regioni, le associazioni di categoria e tutti i docenti di Frutticoltura e Arboricoltura delle varie università italiane.

E’ tutto spiegato nel sito www.adottaunmandorlo.it che illustra come, attraverso l’incentivo all’adozione e una diffusa attività in tutto il Paese, si possa sostenere la ricerca e i produttori, le microeconomie ma anche gli agrosistemi, per mantenere il paesaggio, tutelare la biodiversità e garantire la conservazione del territorio in un regime di coltivazione sostenibile.

L’Italia è l’unico paese al mondo a vantare mandorle di oltre 600 varietà, con oltre 30 mila produttori e circa 40 mila ettari di suolo italiano dedicati. A causa del cambiamento climatico, ma soprattutto dello spopolamento delle campagne e della differenziazione moderna della produzione, già 150 varietà sono totalmente scomparse negli ultimi anni. Un danno per l’ecosistema e per l’enogastronomia a cui ancora non si è posto rimedio.

Un progetto coraggioso, quindi, che prova a invertire la marcia dell’estinzione delle specie – anche vegetali – che abbiamo imposto al pianeta, che per essere portato avanti chiede “l’aiuto da casa”. Come? Invitando a prendersi cura di un albero, anche solo uno, direttamente dal divano di casa propria.
Le formule di adozione sono varie: si può adottare un intero mandorlo per un periodo che va da un anno a tutta la vita (ma i pacchetti standard sono da 1, 3 o 5 anni, per i prezzi rispettivamente di 59, 159 e 289 euro) o anche un nuovo innesto o un campo, particolare fascia del progetto dedicata ai campi e ai coltivatori più in difficoltà.

Per ogni albero o innesto adottato si riceve un certificato, una medaglia e delle coordinate Gps che permettono di identificare con precisione la pianta adottata, dalla quale arriveranno a casa ogni anno, per le piante mature, circa 3 kg di mandorle. Per chi non volesse impegnarsi con una pianta, ma solo dare un aiuto una tantum, sono aperti i format per le donazioni, a partire da due euro, per finanziare la ricerca e l’eventistica.

Fonte: www.adottaunmandorlo.it