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Blue economy, a Talamone i pescatori sentinelle di biodiversità

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Martedì 25 febbraio l’incontro “Facciamo luce in mare” con imprese, soggetti pubblici e volontari per la tutela della biodiversità e delle attività economiche sostenibili.

 

TALAMONE (Gr) – Martedì 25 febbraio alle ore 15, presso il Centro recupero tartarughe marine/Acquario di Talamone, avrà luogo un nuovo incontro rivolto alle imprese del mare e ai tanti volontari impegnati nella tutela degli ecosistemi e della biodiversità marina e costiera.

Parco della Maremma, Anci Toscana, Dipartimento Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena e Legambiente promuovono“Facciamo luce in mare – Il santuario Pelagos tra conservazione della natura e attività economiche sostenibili”un seminario di formazione e di sensibilizzazione sulla conservazione delle tartarughe marine. Tra i temi affrontati la ricchezza del santuario Pelagos, con le tante specie marine che lo popolano e lo sviluppo dell’attività della pesca e delle filiere legate alla “blue economy”.

“Se da un lato c’è l’esigenza di una maggiore consapevolezza di tutti gli operatori coinvolti – spiegano gli organizzatori – imprese, soggetti pubblici e del volontariato ambientale per tutelare questo patrimonio e garantire una crescita delle economie locali legate al mare, dall’altro sono proprio i pescatori a essere le prime sentinelle del nostro mare. E’ fondamentale dunque che essi conoscano gli strumenti a tutela della biodiversità marina, in particolare i comportamenti adeguati per ridurre l’impatto della pesca sulle tartarughe marine e il recupero di esemplari feriti”.

“Il Centro recupero tartarughe marine ospitato presso l’Acquario di Talamone – spiega Lucia Venturi, presidente del Parco della Maremma – è un fiore all’occhiello di questa provincia. Dispone delle attrezzature più moderne, compresa una sala radiologica e una sala operatoria, per poter soccorrere gli animali sofferenti che necessitano di un pronto intervento e un periodo di riabilitazione. La collaborazione con la Guardia Costiera e i pescatori in questi anni ha permesso di reintrodurre in mare moltissime tartarughe che erano destinate alla morte. Incontri come questo sono importanti per continuare a lavorare in sinergia in questa direzione”.

L’incontro è gratuito e pubblico anche se per i temi affrontati è rivolto in prevalenza agli operatori economici del mare, pescatori, diportisti, enti territoriali, associazioni e volontari della tutela ambientale.

Fonte: Festambiente Legambiente

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