Attualità Inquinamento

Centrali geotermiche e mercurio, è polemica sulle emissioni

La centrale di Bagnore (foto Enel Green Power)
La centrale di Bagnore (foto Enel Green Power)
L’europarlamentare Tamburrano (M5s): calo emissioni troppo repentino. Arpat risponde: filtri di abbattimento ci sono dal 2015 in tutti gli impianti.

 

Si è aperto un nuovo capitolo nella controversa questione delle emissioni inquinanti prodotte dagli impianti geotermici.
L’europarlamentare Dario Tamburrano (M5S) ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea sul calo delle emissioni di mercurio provenienti dalle centrali geotermiche toscane che l’Italia ha dichiarato alla Ue, un calo giudicato troppo brusco per non alimentare qualche dubbio.

“L’Agenzia della Regione Toscana per l’Ambiente attribuisce un sensibile calo delle emissioni all’entrata in funzione, a partire dal 2015, dei filtri per il mercurio sulle sei centrali geotermiche che ancora ne erano prive – ha commentato Tamburrano – Tuttavia la Regione Toscana ha autorizzato solo nel 2018 l’entrata in funzione di quattro dei sei filtri e gli atti regionali riferiscono che questi stessi filtri sono stati ultimati nel 2017. Come potevano abbattere le emissioni di mercurio già nel 2015? Non abbiamo ancora trovato le autorizzazioni all’entrata in funzione degli ultimi due filtri“.

Le contestazioni dell’europarlamentare pentastellato non trovano però riscontro nei dati forniti da Arpat, l’Agenzia regionale per l’Ambiente, a cui spetta il compito di controllare le emissioni delle centrali.
“Si fa presente  – spiega l’agenzia – che ad oggi tutte le centrali geotermoelettriche di ENEL Green Power presenti in Toscana sono dotate di impianto di AMIS (sistema di abbattimento di mercurio e acido solfidrico, ndr)Le ultime sei centrali a essere state dotate di AMIS, a partire dal mese di aprile 2015, sono: Monteverdi 1 e Monteverdi 2 nel comune di Monteverdi Marittimo; Carboli1 e Carboli2 nel comune di Monterotondo Marittimo; Cornia2 e Selva1 nel comune di Castelnuovo Val di Cecina. Le sei centrali sono state riautorizzate AUA nel settembre 2014 (Monteverdi 1 e 2, Selva1 e Cornia2) e nel gennaio 2015 (Carboli1 e 2)”.
E quando si controllano le emissioni viene verificata anche l’efficienza dei filtri di abbattimento: “Fra il 2015 e il settembre 2018 – aggiunge l’agenzia – sono state svolte 54 verifiche di efficienza AMIS relative a 27 impianti su 36 totali, con una particolare attenzione agli impianti Bagnore4 Grp1, Bagnore4 Grp2 e Bagnore3”.

Tags