Secondo l’economista francese Thomas Piketty nella lotta alla crisi climatica bisogna considerare anche le disuguaglianze di classe.
di Sandro Angiolini
26 novembre 2023
Sono consapevole che il post di questa settimana affronti un tema suscettibile di provocare non poche polemiche, ma per favore date la colpa all’economista francese Thomas Piketty, di cui il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato pochi giorni fa un’intervista. Cosa ci dice Piketty, assurto all’attenzione mondiale nove anni fa per la pubblicazione di un libro sui danni del capitalismo contemporaneo?
Ci dice che nell’affrontare la lotta al cambiamento climatico dobbiamo tenere presenti anche questioni di distribuzione del reddito e cominciare quindi dal farne sostenere il peso economico a chi se lo può permettere più facilmente. Leggi: l’1-5% della popolazione che guadagna nettamente di più del restante 95-99%.
Per questo propone di cominciare a vietare o ridurre i voli con jet privati che, rispetto alle distanze percorse e al numero di passeggeri che trasportano, inquinano in maniera sproporzionata.
Avevo già scritto su queste pagine (leggi qui l’articolo) che in Francia e in Spagna si è recentemente deciso di eliminare i voli di distanza inferiore ai 250 km per quelle tratte dove esistono collegamenti assicurati da treni ad alta velocità. La proposta dell’economista francese rientra in questo filone che è motivato da una verità inconfutabile: i motori a jet sono tra i meno efficienti, consumando una quantità enorme di carburanti fossili ed emettendo tonnellate di CO2 a iosa.
Risvolto di carattere sociale: non si capisce perché una ristrettissima parte dell’umanità si conceda questo lusso con costi tuttora relativamente bassi, dato che non è in vigore una tassa generalizzata sulle emissioni di anidride carbonica.
Risvolto di carattere ambientale: il mondo dell’aviazione di linea, privata e per il trasporto merci sta cambiando velocemente. La maggior parte degli analisti di settore concorda nel ritenere che tra 10 anni avremo di fronte un settore profondamente diverso dove i motori alimentati a idrogeno ed elettrici giocheranno un ruolo decisivo. I nomi delle imprese che stanno sviluppando questo tipo di velivoli parlano da soli: Airbus, British Airways, Rolls Royce; oltre a realtà meno note, come Wright Electric e Lilium.
Da notare che tutte queste imprese hanno prototipi già pronti o destinati a volare entro il 2025. Senza dimenticare l’arrivo dei droni elettrici adatti al trasporto delle persone che nel 2024 entreranno in circolazione in Cina, Germania, Stati Uniti (e forse anche in qualche altro Paese di cui non sono a conoscenza).
La proposta di Piketty (e le decisioni dei governi francese e spagnolo) non hanno quindi solo senso in termini sociali e ambientali ma favoriscono, indirettamente, un rinnovamento tecnologico di cui esiste un forte bisogno. E ora lasciatemi andare a prendere un treno…
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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