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Comunità energetiche al palo, il sindaco di Vicchio: “Fare presto con i decreti attuativi”

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Il Comune del Mugello è stato tra i primi in Toscana ad avviare il percorso: “Subito misure e regole certe, siamo tutti in stand-by”. 

 

di Gabriella Congedo
18 novembre 2022

sindaco Vicchio
Il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa

VICCHIO (Fi) – Lo sviluppo delle comunità energetiche è bloccato dalla mancanza dei decreti attuativi, che devono disciplinarne funzionamento e sistemi di incentivazione. E allora il Governo faccia presto a sbloccare questa situazione. L’appello arriva dal sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa.

Il Comune del Mugello è stato il primo dell’area metropolitana fiorentina ad avviare il percorso verso una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), seguito a ruota da Calenzano. Scontrandosi però, come tante altre realtà a livello toscano e nazionale, con il ritardo nell’emanazione degli strumenti operativi necessari per dare concretezza al progetto.

Ora sembra che qualcosa finalmente si stia muovendo. Il neo ministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha fatto sapere con una nota ufficiale che avvierà a breve una consultazione pubblica sui contenuti, così da fornire le misure incentivanti per la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili.
Bene il ministro, auspichiamo tempi rapidi – si augura il sindaco di Vicchio – È passato già troppo tempo e chi come noi, ma anche altre realtà, ha iniziato il percorso di creazione della comunità energetica è in stand by perché mancano i decreti attuativi che stabiliscono le regole e gli incentivi”.

In effetti non solo in Toscana, ma in tutta Italia c’è grande fermento e ci si sta muovendo per dare vita alle comunità energetiche. Ma questi gravissimi ritardi si stanno ripercuotendo sulle numerose esperienze nate e in procinto di nascere.
Bisogna sbloccare questa situazione d’impasse e bisogna fare presto – prosegue Carlà Campa – Ci sono Comuni, cittadini e soggetti privati che hanno espresso un forte interesse e stanno creando le CER. Tutti stiamo aspettando gli strumenti operativi e le misure di sostegno per procedere in concreto. Quindi chiediamo di recuperare il ritardo e darci questi strumenti in tempi rapidi”.

Il recente report di Legambiente I blocchi allo sviluppo delle comunità energetiche dà un quadro abbastanza chiaro del problema. Vi si apprende tra l’altro che sulle 100 comunità energetiche mappate sino a giugno 2022 (vedi su comunirinnovabili.it ) solo 16 sono riuscite a completare l’iter di attivazione e sono operative mentre appena 3 hanno ricevuto la prima tranche di incentivi statali.
Le CER sono una grande opportunità per la diffusione delle fonti rinnovabili e il contrasto al caro energia e all’emergenza climatica. Speriamo che non vada sprecata per colpa di burocrazia e ritardi.

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