Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Di che stoffa è fatto il nostro ambiente? Riflessioni sulla moda dopo il Covid

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Jersey in nylon riciclato (foto Museo del Tessuto di Prato)

È una delle industrie più inquinanti al mondo ma adesso la pandemia ha costretto molte case di moda a reinventarsi.

 

di Sandro Angiolini

Dopo la settimana di pausa legata alla festività di Pasqua riprendo il mio blog con una riflessione sulla seconda industria più inquinante al mondo dopo quella aeronautica: la Moda e il settore tessile (soprattutto per l’enorme consumo di acqua legata alla produzione di cotone). L’occasione me la fornisce l’articolo odierno del quotidiano spagnolo El Pais, che descrive l’opera della stilista “eco” Marine Serre.

Di nazionalità francese, Marine lavora da quattro anni con elementi provenienti dal riciclaggio di vecchi abiti e tessuti, disegnando una linea originale e aggressiva. Al di là dei gusti personali, questo è senza dubbio un bell’esempio di come la pandemia abbia costretto molte case di moda a reiventarsi tenendo in maggiore considerazione la necessità di accorciare le proprie catene di rifornimento di materia prima.

Così si è potuto ridurre lo spreco che fino a poco tempo fa caratterizzava questo settore, dove il “pret-à-porter” era spesso diventato un “usa e getta”. A questo proposito, da tempo sostengo che i vari mercatini dell’usato dovrebbero essere agevolati dal punto fiscale poiché svolgono una funzione ambientalmente meritoria. Purtroppo dobbiamo ammettere, nei nostri comportamenti abituali, di essere facilmente preda dell’illusione di risparmiare quando incontriamo un pezzo di abbigliamento dal costo inferiore a un altro simile, per scoprire poi che non dura granché, e comunque molto meno di un altro che avevamo comprato diversi anni prima.

I critici sosterranno che è solo con la continua crescita (e quindi con continui consumi) che si alimenta il benessere sociale, ma personalmente ritengo che non debba essere così. Si tratta invece di ragionare meglio su come orientare una parte significativa delle risorse che attualmente dedichiamo al semplice consumo verso altre attività collaterali ma altrettanto utili socialmente come la manutenzione, la riparazione, il riuso.
Il fatto che il settore più avanzato della Moda se ne sia già accorto da tempo è un buon segno.

 

Sandro Angiolini

OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.