Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Disastri “naturali” e condoni edilizi: cosa ci ricorda il terremoto in Turchia

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A sinistra il terremoto in Turchia, a destra la frana di Ischia

La Turchia ci supera ma noi siamo il Paese europeo che ha approvato più condoni dal dopoguerra a oggi. Eppure il caso di Ischia è molto recente. 

 

di Sandro Angiolini
12 febbraio 2023

È successo di nuovo. E non mi riferisco solo al terremoto che pochi giorni fa ha colpito un’ampia fascia di territorio posta tra la Turchia e la Siria provocando oltre 23.000 morti (quelli per ora accertati). Una tragedia “naturale” enorme, che rischia però di far dimenticare un aspetto molto importante, a cui noi Italiani dovremmo prestare particolare attenzione.

Lo ha spiegato bene in un’intervista la presidente dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Instanbul: nel 2018 il governo turco aveva emanato un grosso condono edilizio che aveva “legalizzato” 13 milioni di strutture. Così le casse dell’erario avevano potuto incamerare cifre ingenti, molto utili per fronteggiare il crescente debito pubblico del Paese. Vi ricorda qualcosa tutto questo?

Esatto: l’Italia. Siamo il Paese europeo che ha approvato più condoni edilizi dal dopoguerra a oggi, e anche quello con il più alto debito pubblico (oltre 2.750 miliardi di euro a oggi). Certo, sempre meno dei 25 condoni che hanno interessato il territorio turco, ma comunque una quantità rilevante. Eppure il caso dei morti per frane a Ischia è molto recente, giusto due mesi fa.

La cosa più sorprendente è che le forze politiche che oggi invocano il rispetto assoluto della legalità sono le stesse che nei decenni precedenti hanno appoggiato questo tipo di misure. L’altra cosa che francamente mi colpisce è che in Italia i laureati in geologia siano relativamente pochi, e che inoltre stentino a trovare un’occupazione decente. Vuol dire che il nostro sistema sociale non funziona come dovrebbe.

Ecco perché quando sento parlare di “semplificazione” delle norme per agevolare certi lavori coltivo un sano sospetto. Ecco perché mi sorprendo quando sento invocare la realizzazione di grandi e ambiziose opere in una delle parti del mondo più interessate da terremoti. È vero che abbiamo una grande tradizione e competenze in campo ingegneristico, ma dovrebbe valere anche qui il rispetto del principio di precauzione. Un concetto che apparentemente in Turchia (e non solo) si tende troppo spesso a dimenticare, con i risultati che poi tocca con amarezza osservare…

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.