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È tra le colline metallifere il settimo distretto biologico riconosciuto dalla Regione Toscana

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Si estende nei Comuni di Roccastrada, Massa Marittima e Gavorrano. Oltre 20.000 ettari di superficie agricola di cui il 42% coltivati con metodo biologico.

 

Redazione
4 aprile 2024

 GROSSETO – Un nuovo distretto biologico è stato riconosciuto dalla Regione Toscana: si chiama “Colline della Pia” e comprende il territorio dei Comuni di Roccastrada, Massa Marittima e Gavorrano, nel sud della Toscana. Con il nuovo arrivato sono diventati sette i distretti biologici riconosciuti con la legge regionale 51 del 2019.
“Colline delle Pia” nasce dall’esperienza maturata dall’omonima associazione, composta da soggetti pubblici e privati, nata nel 2020 per stimolare gli agricoltori a convertire le loro aziende al biologico.

Il territorio del distretto ha una superficie agricola utilizzabile (SAU) di 20.400 ettari complessivi, di cui quasi il 42% condotti con il metodo dell’agricoltura biologica. Le aziende bio sono 340, 12 delle quali hanno espressamente aderito all’accordo.

Un riconoscimento che premia un percorso di squadra tra amministrazioni comunali e aziende per un progetto di sviluppo del territorio – ha commentato il vicesindaco di Gavorrano Daniele Tonini -. Ora inizia la vera fase operativa per il raggiungimento di obiettivi strategici al servizio del territorio tutto”.
Il nuovo distretto sarà presente, insieme agli altri distretti biologici della Toscana, il 5 aprile al Tavolo regionale dei distretti biologici presieduto da Stefania Saccardi che si terrà al Granaio Lorenese – località Spergolaia Alberese, Grosseto, sede di ente Terre Toscane.

Gli altri distretti già istituiti

 – Il distretto biologico di Fiesole, il primo riconosciuto in Toscana, nasce come distretto rurale ad alta vocazione biologica e si trasforma poi in distretto biologico. Comprende il solo comune di Fiesole e ha una SAU biologica del 68%.
– Il distretto biologico della Val di Cecina si estende su 12 Comuni: Bibbona, Casale Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina, Cecina, Guardistallo, Lajatico, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Pomarance, Riparbella, Volterra.
– Il distretto biologico di Calenzano insiste sul solo comune di Calenzano, che ha una SAU biologica del 36%.
– Il distretto biologico del Montalbano comprende il territorio dei Comuni di Carmignano e Poggio a Caiano con una superficie agricola utilizzabile di 4.876 ettari, di cui oltre il 40% condotti con il metodo dell’agricoltura biologica.
– Il distretto biologico del Chianti. Riconosciuto il 31 gennaio 2023, il suo territorio comprende 7 Comuni: Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e San Casciano Val di Pesa.
– Il distretto biologico della Maremma, il più grande d’Europa, riconosciuto il 3 agosto 2023. Comprende il territorio di 7 Comuni: Capalbio, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello e Scansano. Ha una superficie agricola utilizzabile (SAU) di quasi 96.000 ettari, di cui il 41% condotti con il metodo dell’agricoltura biologica.

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