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Ecosistema Urbano 2017, Massa bocciata su tutta la linea

Il duomo di Massa
Il duomo di Massa

Paolo Panni, presidente circolo Legambiente: “Terzo anno consecutivo. Serie negativa di dati  che ci collocano ultimo capoluogo di Provincia in Toscana e tra gli ultimi in Italia”.

Ecosistema Urbano 2017 di Legambiente, il report annuale sulle performance ambientali delle città italiane, ha disegnato una situazione fatta di luci e ombre.  Alcuni centri hanno dimostrato di sapersi proiettare verso un nuovo modello più efficiente e sostenibile, per altri c’è ancora molta strada da fare.
La Toscana purtroppo non brilla nel panorama nazionale, e in questo quadro già di per sé non esaltante Massa rappresenta il fanalino di coda.
Per il terzo anno consecutivo, il capoluogo delle Apuane si vede bocciare le performance ambientali in tutti gli ambiti: aria, depurazione, mobilità, rifiuti.

La reazione del circolo Legambiente Massa Montignoso non si è fatta attendere: “Una serie negativa di datiprecisa il presidente del circolo Paolo Panni – che ci colloca ultimo capoluogo di Provincia in Toscana e a livello nazionale ben 96esimi su 104 capoluoghi. Insufficienti nella qualità dell’aria, scarsi nella gestione dei rifiuti, carente il trasporto pubblico locale, perdite nella rete idrica oltre il 35%.
Il problema principale è che questa situazione permane ormai da diversi anni, e nonostante le numerose sollecitazioni nostre e di molti altri cittadini si è assistito a piccoli interventi che non hanno apportato sufficienti miglioramenti.
Massa ha le potenzialità e le risorse per uscire da questa situazione: investire sulla ciclabilità coinvolgendo tutti gli stakeholders, valorizzare i tanti parchi pubblici presenti sul territorio, far partire il progetto del Parco Fluviale del Frigido; valorizzare e tutelare quel grande bene prezioso che è l’acqua delle Apuane, solo per fare alcuni esempi.
L’appello che Rossella Muroni, presidente Nazionale di Legambiente, fa nell’introduzione al Rapporto Ecosistema Urbano è di … copiare: copiare le buone pratiche già realizzate in altri Comuni, copiare le modalità di ascolto che altri sindaci hanno attivato per recepire soluzioni dai cittadini, guardare, capire e adeguare al nostro contesto nuove soluzioni più amiche dell’ambiente”.

Fonte: Legambiente Massa Montignoso