Rinnovabili

Energia rinnovabile dall’acqua del mare per il centro storico di Portoferraio

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Foto da pagina Fb Comune di Portoferraio

Un progetto del Comune per sostituire il riscaldamento a combustibile fossile. La rete di distribuzione sfrutterà le vecchie cisterne della città medicea.

 

PORTOFERRAIO (Li) – Utilizzare, attraverso scambiatori di calore, l’energia idrotermica marina per realizzare una rete di distribuzione del calore a bassa entalpia nel centro storico di Portoferraio sfruttando i vecchi serbatoi dell’acqua esistenti nel sottosuolo della città medicea come accumuli termici e centri di distribuzione idronica.
Il tutto per offrire agli utenti la possibilità di dotarsi di impianti di condizionamento domestico a pompa di calore elettrica acqua – acqua che sfruttano, appunto, il calore del mare come fonte termica, riducendo drasticamente le emissioni di gas serra prodotte dagli impianti tradizionali.

È l’ambizioso e innovativo progetto di transizione ecologica che l’amministrazione comunale di Portoferraio ha proposto al consorzio ‘Nesoi’ (New Energy Solutions Optimised for Islands) chiedendo un finanziamento comunitario di circa 200.000 euro da impiegare per la progettazione definitiva degli interventi.

“Si tratta– spiega il sindaco Angelo Zinidi un’infrastruttura pubblica che utilizza il sistema di cisterne dell’acqua presenti nel centro storico e l’acqua del mare come fonte energetica rinnovabile per la climatizzazione del centro storico rinascimentale con l’obiettivo di sostituire l’attuale sistema di riscaldamento a combustibile fossile. Il mare è un grande volano energetico che in inverno mantiene temperature medie superiori a quelle medie dell’aria e si comporta in maniera opposta d’estate. In queste condizioni le pompe di calore acqua-acqua, invece di aria-acqua, hanno rendimenti tali da costituire un’alternativa economica, con ridottissimo impatto ambientale, ai tradizionali impianti di riscaldamento e climatizzazione basati su sistemi a combustione“.

Il progetto presentato prevede che, per alimentare parzialmente le pompe di calore, l’energia elettrica fornita dalla rete venga integrata con un’ulteriore produzione ‘rinnovabile’ da impianti fotovoltaici integrati nelle coperture degli edifici e da generatori sommersi che sfruttano il moto ondoso del mare.

Nel caso specifico del centro storico di Portoferraio oltre ai vantaggi ambientali (è prevista una riduzione delle emissioni di anidride carbonica all’11,6% di quelle attuali) ed economici (il costo di gestione stagionale del sistema proposto sarebbe il 44% del costo attuale), il teleriscaldamento idrotermale marino consentirebbe di eliminare tutte le infrastrutture tecnologiche non più necessarie come condizionatori, linee telefoniche ed elettriche presenti sui tetti e sulle facciate degli edifici, ottenendo così un recupero paesaggistico che riporterebbe le strade e le scalinate a un aspetto “ottocentesco”.
Il costo del progetto è stato stimato in 19 milioni di euro con la previsione di una collaborazione tra pubblico e privato nella quale il Comune di Portoferraio avrà il ruolo di indirizzo e controllo.

Fonte: Comune di Portoferraio