Itinerari

Gorgona e Montecristo, ripartono le visite alle due misteriose isole toscane

Isola di Gorgona, foto di Roberto Ridi.
Isola di Gorgona, foto di Roberto Ridi.

Montecristo sarà visitabile a partire dal 18 marzo, Gorgona dal 25 marzo con prenotazione online sul sito del Parco Arcipelago Toscano.

 

Redazione
1 febbraio 2023

PORTOFERRAIO – ISOLA D’ELBA (Li) – Due isole, Gorgona e Montecristo, due tesori che sarà possibile visitare nuovamente grazie alla riapertura dei calendari relativi al 2023. Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, in collaborazione con l’amministrazione penitenziaria, fa sapere che dalle ore 9 del 4 febbraio sarà disponibile il calendario online delle date per visitare Gorgona. La prima data utile è il 25 marzo e le partenze sono tutte previste da Livorno.

Da sabato 28 gennaio sono aperte anche le prenotazioni online per le visite guidate all’Isola di Montecristo, 23 date utili a partire dal 18 marzo. Le visite, organizzate dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Piombino Marittima e lo scalo a Porto Azzurro (Isola d’Elba). Per ogni ulteriore richiesta di chiarimento sulle visite alle due isole è possibile contattare Info Park: 0565 908231- info@parcoarcipelago.info

Scorcio di Montecristo.
Scorcio di Montecristo.

L’isola – carcere di Gorgona, verde e selvaggia, è un modello di recupero sociale e un sito di interesse naturalistico oltre che archeologico, come testimoniano i reperti di una villa romana marittima databile tra la fine del I secolo a.C. e gli  inizi del I secolo d.C., rinvenuti grazie agli scavi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. L’isola è sede di un penitenziario per cui le visite sono autorizzate secondo un calendario concordato per un numero massimo di 100 visitatori al giorno.

Montecristo è la quarta isola in ordine di grandezza nell’Arcipelago Toscano con una superficie di 10, 4 kmq ed è la più lontana dalla costa continentale da cui dista 63 km. Forse luogo di culto dedicato a Giove in epoca romana, ospitò nel V secolo San Mamiliano in fuga dai Vandali. Sede fino al XVI secolo di una fiorente comunità monastica e oggetto di tentativi di colonizzazione agricola nel XIX secolo, l’isola oggi è disabitata e priva di qualunque servizio. Riconosciuta Riserva Naturale Integrale nel 1971 e Riserva Naturale
Biogenetica dal Consiglio d’Europa nel 1988, è presidiata dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.

 

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