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Greenpeace: cocktail di sostanze tossiche nei lime brasiliani venduti in Europa

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Nei campioni provenienti da Italia e Germania trovato il maggior numero di pesticidi considerati altamente pericolosi.

 

Redazione
25 aprile 2023

I lime brasiliani che finiscono sulle nostre tavole contengono diversi residui di pesticidi, alcuni addirittura vietati nell’Unione Europea. È quanto denuncia un nuovo rapporto di Greenpeace “Lime ai pesticidi. Il cocktail tossico dell’accordo commerciale Eu-Mercosur“. Un laboratorio accreditato e certificato ha analizzato 52 campioni di lime acquistati in supermercati e mercati all’ingrosso in Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Svezia, trovando residui di pesticidi in tutti i campioni tranne uno.

Metà dei pesticidi rintracciati sono considerati altamente pericolosi (HHP) in quanto presentano un rischio elevato per la salute umana, gli animali o l’ambiente.
I pesticidi trovati – tra cui l’erbicida glifosato e gli insetticidi imidacloprid e cipermetrina – sono venduti soprattutto da aziende europee in Brasile, uno dei principali consumatori di pesticidi a livello mondiale. Tra i pesticidi presenti nei lime ve ne sono alcuni, 6 per l’esattezza, non approvati o vietati nell’UE, che però vengono venduti all’estero e tornano sulle nostre tavole sotto forma di residui.

I lime provenienti dalla Germania e dall’Italia contenevano anche il maggior numero di pesticidi considerati altamente pericolosi (HHP) e sebbene non siano stati superati i limiti di legge per i singoli pesticidi rilevati, oltre il 90% dei campioni contenenti residui conteneva un vero e proprio “cocktail di pesticidi, fino a sette sostanze diverse.

Greenpeace punta il dito sui rischi di un accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) che eliminerebbe le tariffe sulle esportazioni di pesticidi dell’UE verso questi stessi Paesi e ridurrebbe i controlli sugli alimenti importati. “I giganti dell’agrochimica europei – accusa l’organizzazione ambientalista – già producono ed esportano in Brasile sostanze tossiche, alcune delle quali non sono nemmeno approvate per l’uso all’interno dei confini dell’UE. Sostanze che, paradossalmente, re-importiamo sotto forma di residui sugli alimenti destinati alle nostre tavole. L’accordo UE-Mercosur darà impulso al commercio di pesticidi e rafforzerà ulteriormente questo circolo vizioso, continuando a perpetuare un modello economico che sta distruggendo il nostro Pianeta”.