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Le ville-fattoria del Chianti Classico si candidano a Patrimonio dell’Umanità

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Teuta Le Corti a San Casciano Val di Pesa (foto da principecorsini.com)

Il sistema è stato inserito ufficialmente nella Lista propositiva italiana. È il primo passo per ottenere il riconoscimento universale Unesco.

 

21 aprile 2023

FIRENZE, SIENA – Il sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico è stato inserito ufficialmente nell’elenco della Lista propositiva italiana dei siti candidati a Patrimonio dell’Umanità. È il primo importante passo nel percorso per raggiungere il riconoscimento universale Unesco. La proposta di inserimento, avanzata dalla Regione Toscana, è stata ideata e curata dalla Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico guidata dalla presidente Tessa Capponi Borawska e condivisa da tutte le amministrazioni comunali del territorio.

Un passaggio molto atteso di cui sono felice, risultato di un impegno attento e scrupoloso – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani -. Questa tappa adesso ci dà rinnovato entusiasmo per proseguire a lavorare di concerto come abbiamo fatto finora. Il Chianti Classico, una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo, rappresenta di per sé un valore culturale della nostra regione e del nostro Paese e con l’iscrizione al patrimonio Unesco potrà esaltare a pieno titolo il suo ruolo. Per farlo possiamo contare sulla capacità di questo territorio di fare rete e sulla sua storica vocazione a produrre crescita e sviluppo attraverso la collaborazione, l’unione di risorse e una visione aperta e condivisa del futuro, presupporti che ci danno la forza e l’energia per continuare il percorso”.

Lo studio preliminare, ripreso nel 2019 sotto la guida della responsabile scientifica Paola Eugenia Falini, si basa non solo sulla conoscenza approfondita dell’ampia letteratura di settore ma anche su numerose e specifiche osservazioni sul campo, che hanno messo in luce sempre più chiaramente i caratteri di unicità che identificano il territorio del Chianti Classico in maniera inequivocabilmente distintiva.

La Fondazione – racconta la presidente Tessa Capponi Borawska – ha organizzato scrupolosamente e con rigore scientifico tutta l’analisi preliminare alla presentazione della richiesta formale di inserimento nella lista propositiva italiana. Colgo l’occasione per ringraziare la Regione Toscana e tutti gli altri soggetti coinvolti, che con il loro sostegno hanno reso possibile un percorso ambizioso verso un obiettivo che posso solo definire come bene comune per la nostra Regione e per il nostro Paese, non solo per il territorio del Chianti Classico. È con grande entusiasmo che adesso proseguiremo i lavori per la presentazione del dossier per ottenere il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità”.

Fonte: Regione Toscana