Ecosistema

L’incanto dei fenicotteri rosa nel Padule di Fucecchio: “Ma per favore non disturbateli”

fenicotteri-rosa-colonia_Toscana-ambiente
Foto di Alessio Pacini/ Officina Fotografica Toscana

Gli operatori del Centro di Ricerca assistono spesso a comportamenti poco rispettosi che disturbano e spaventano gli animali.

 

Redazione
23 febbraio 2023

FUCECCHIO (Fi) – Un vero e proprio spettacolo della natura si può ammirare in questi giorni nel Padule di Fucecchio, la più grande palude interna italiana. Una colonia di circa 60 fenicotteri rosa, provenienti da nord, sta sostando nell’area umida regalando a tutti gli appassionati, e non solo, una vista meravigliosa. Per due di questi esemplari fotografati in questi giorni è possibile anche conoscere la provenienza esatta visto che si riesce a leggere il codice dell’anello che portano alle zampe: uno arriva dalle valli di Comacchio, in Emilia Romagna, l’altro invece dallo stagno di Fangassier, nelle oasi della Camargue in Francia.

Attraversando la strada provinciale 111 che da Massarella porta a Stabbia, in zona Cavallaia – informa il Comune di Fucecchio – è possibile osservare da vicino la colonia, che, per coloro che conoscono la zona, è visibile anche dal cosiddetto “chiaro del Chiti”, più all’interno rispetto alla strada provinciale.

I misteriosi spostamenti circolari dei fenicotteri vengono monitorati dal Centro di Ricerca e documentazione del Padule di Fucecchio che trasmette le informazioni agli ornitologi. Gli operatori, però, spesso e volentieri devono fare i conti con comportamenti poco rispettosi che disturbano gli animali. “In molti, alla ricerca di una improbabile foto ravvicinata, li rincorrono abbandonando il sentiero – spiega Simona Rossetti, presidente facente funzione del Centro – Così facendo si manca di rispetto anche ai proprietari che non sono affatto contenti di vedere i propri terreni invasi da decine e decine di persone, spesso con cani sciolti che costituiscono un ulteriore disturbo per gli animali”. A questo bisogna aggiungere il passaggio ravvicinato di aerei ultraleggeri e talvolta di droni mandati appositamente sullo stormo, nonostante il sorvolo sia vietato per regolamento su tutto il Padule.

Invitiamo quindi i i visitatori – si raccomanda Simona Rossetti – a non abbandonare mai l’argine principale per evitare di disturbare i Fenicotteri o addirittura di farli volare: che si tratti di riposare o di alimentarsi, per loro non è un gioco ma una necessità di sopravvivenza“.