Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Luglio il mese più caldo di sempre. Poi non ci meravigliamo se c’è chi soffre di eco-ansia

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Tutto questo era stato già previsto dagli scienziati 15-20 anni fa ed è destinato a peggiorare. Ma non tutto è ancora perduto purché si faccia in fretta.

 

di Sandro Angiolini
30 luglio 2023

Il mese che sta finendo è stato quello più caldo che si ricordi nella storia del pianeta, perlomeno da quando ne registriamo le temperature (cioè da oltre due secoli). Ce lo dice il direttore dell’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO). La cosa più impressionante è notare che, rispetto al 1940, la temperatura media giornaliera è aumentata di quasi quattro gradi: un’enormità, per noi e per l’intero ecosistema.

L’altra cosa che personalmente mi impressiona di più è che tutto questo era stato già previsto dagli scienziati, in vari rapporti, almeno 15-20 anni fa. E che, sempre secondo questi rapporti, ci aspettano mesi e anni mediamente più caldi. Da anni le associazioni ambientaliste cercano di far mettere la lotta al cambiamento climatico tra le principali priorità della politica economica dei Paesi (sviluppati e meno) ma evidentemente i politici (e anche una buona parte della popolazione) hanno avuto altro a cui pensare, con i drammatici risultati che sono davanti ai nostri occhi e su cui i media insistono senza mai approfondire cause e possibili rimedi.

C’è poco da fare: la transizione dal consumo di energie da fonti fossili (come carbone e petrolio) va accelerata, per essere sostituita da fonti rinnovabili e diffuse (come solare ed eolico). È la priorità delle priorità, assieme alla pratica del risparmio di energia e alle misure di adattamento ai fenomeni del cambiamento climatico (es. abitudini di consumo, di lavoro e di vita).

Per questo non mi sorprende che una studentessa italiana, pochi giorni fa, abbia dichiarato di sentirsi oppressa da “eco-ansia”, un termine che può far storcere il naso ad alcuni ma che rivela chiaramente tutto il disagio che colpisce le giovani generazioni, già penalizzate da molti altri fattori. Il ministro dell’Ambiente, presente alla manifestazione, non ha potuto fare a meno di sentirsi imbarazzato e commosso.

Impegnarsi seriamente contro il cambiamento climatico e rivedere il modello di sviluppo economico adottato nella maggior parte dei Paesi rappresenta la base per offrire ancora un futuro ai giovani e alle altre fasce d’età. Non tutto è ancora perduto (come probabilmente pensano quelle persone che in questi stessi giorni sono volute andare nella Valle della Morte in California-USA per sperimentare le ondate estreme di calore) ma occorre fare in fretta, e, ripeto, avere chiare delle priorità, anche avendo il coraggio (e/o l’umiltà) di cambiare i nostri orientamenti culturali.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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1 Commento

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  • Ma caro Angiolini, che titolo é “Il mese più caldo di sempre”? A parte il fatto che non è vero, che vuol dire di sempre?
    Per provare a spiegarlo, si apre l’articolo così: “Il mese che sta finendo è stato quello più caldo che si ricordi nella storia del pianeta” …salvo poi affermare: “perlomeno da quando ne registriamo le temperature (cioè da oltre due secoli)”. Scusi, ma c’è una certa differenza: un conto è la storia del pianeta (qualche MILIARDO di anni), un conto sono appena 2 secoli! Ma che informazione è questa? Questo è terrorismo di bassa lega per impressionare gli allocchi…