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Maremma, ecologisti all’attacco: “Una trincea di cemento armato nella pineta del Tombolo”

I lavori per il sottopasso (foto Gruppo d'Intervento Giuridico onlus)
I lavori per il sottopasso (foto Gruppo d'Intervento Giuridico onlus)
Italia Nostra Toscana, Lipu Grosseto e GrIG si oppongono alla costruzione di un sottopasso pedonale e chiedono verifiche sulla legittimità dei lavori.

 

di Marcello Bartoli

GROSSETO – Dopo il recente assalto di ruspe e motoseghe a Principina a Mare (leggi qui l’articolo) un sottopasso pedonale di cemento armato è in costruzione nella Pineta del Tombolo in località Le Marze, nel Comune di Grosseto. Una trincea di cemento armato nel bel mezzo di una pineta litoranea super-tutelata, almeno sulla carta.

Lo denunciano all’unisono le associazioni ambientaliste Italia Nostra – Toscana, LIPU Grosseto e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus che per fermare quello che definiscono “un intervento decisamente fuori contesto e privo di senso” hanno presentato una richiesta di accesso civico agli atti e di informazioni a carattere ambientale coinvolgendo i ministeri dell’Ambiente e dei Beni e Attività culturali, la Regione Toscana, il Comune di Grosseto, i Carabinieri Forestale e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, mentre è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto.

Pineta del TomboloLa Pineta del Tombolo, argomentano le associazioni, rientra nei siti di importanza comunitaria/zona di protezione speciale (SIC/ZPS) Tombolo da Marina di Grosseto a Castiglione della Pescaia, Diaccia Botrona , Punta Ala e Isolotto dello Sparviero in base alle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora e n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica.

Ma non è tutto: l’intera area è soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico e rientra nel Piano di indirizzo territoriale (P.I.T.) con valenza di piano paesaggistico, approvato nel 2015 (ambito n. 24 “Costa Grossetana”) con destinazione di salvaguardia e conservazione.

Infine, nel periodo primaverile ed estivo sono vietati dalla normativa italiana ed europea tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica, compresi naturalmente il taglio della vegetazione e la distruzione dei nidi.

Le associazioni ecologiste chiedono dunque “l’immediato blocco del taglio della vegetazione, la verifica della legittimità o meno dei lavori in corso, il deciso intervento dei ministeri competenti per la difesa della Pineta del Tombolo e un sussulto di buon senso da parte della Regione Toscana e degli enti locali interessati per un’autentica difesa di boschi e macchia mediterranea”.

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