Attualità

Milioni di uccelli muoiono ogni anno in Italia per l’impatto contro i vetri, come evitarlo

pettirosso-morto-manuale_Toscana-ambiente
Pettirosso (foto di Francesco Costa)

Numeri impressionanti quelli forniti da Lipu-BirdLife Italia. Un manuale suggerisce le soluzioni per ridurre questa grave minaccia. 

 

a cura di Lipu Firenze
25 gennaio 2023

Sono numeri incredibili quelli comunicati dalla Lipu – BirdLife Italia in occasione della diffusione della terza edizione del manuale ”Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli”. Nel comunicato di presentazione del manuale (Lipu 9 dicembre 2022) sono riportati i dati e suggerite le soluzioni per ridurre questa grave minaccia per gli uccelli selvatici.

Tra i 100 e i 115 milioni di vittime in Germania, dai 365 fino a 988 milioni negli Stati Uniti, tra i 15 e i 30 milioni in Italia. È l’impressionante stima del numero di uccelli selvatici, tra cui in particolare rapaci, picchi e passeriformi, che muoiono ogni anno a causa degli impatti contro vetrate di edifici, pensiline o barriere antirumore, cui si aggiungono i numeri provenienti da quasi tutti i Paesi del mondo, visto il crescente impiego del vetro nell’edilizia che fa di questa tendenza una delle minacce più gravi per gli uccelli selvatici.

Lo sottolinea la Lipu-BirdLife Italia in occasione della diffusione della terza edizione del manuale Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli realizzato dalla Stazione ornitologica svizzera di Sempach con il contributo di numerosi enti di ricerca e associazioni, tra cui la Lipu.

La collisione con vetri è oggi uno dei più grandi problemi di conservazione degli uccelli – afferma Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana della Lipu – Essi non riconoscono come ostacoli né i vetri trasparenti e nemmeno quelli altamente riflettenti che rispecchiano gli alberi, i cespugli o il cielo, creando un’illusione di habitat continuo che induce gli uccelli ad attraversarli, con esiti quasi sempre fatali. In Italia le stime della Lipu sono nell’ordine di 15-30 milioni di uccelli morti ogni anno: si tratta di una valutazione largamente al ribasso perché in realtà l’impatto del vetro sugli uccelli è molto più pesante”.

I vetri più problematici sono quelli altamente riflettenti, i vetri trasparenti dei balconi, i vetri d’angolo, le barriere antirumore in vetro o le verande. Per ridurre gli impatti si possono applicare sul vetro visibile delle marcature testate per la protezione degli uccelli, mentre le sagome familiari degli uccelli rapaci dovrebbero essere evitate: non dissuadono gli uccelli e sono poco efficaci.
Solo una marcatura che copre l’intera superficie e che si distingue il più possibile dall’ambiente circostante fornisce la protezione necessaria. I test effettuati e illustrati nel volume hanno infatti dimostrato che le soluzioni a strisce e a punti sono particolarmente efficaci.

Il nuovo manuale mostra anche come fare a meno del vetro trasparente o altamente riflettente durante la costruzione, o come mettere in sicurezza le aree pericolose per gli uccelli in fase di progettazione. In questo modo si risparmia tempo, energia e costi per l’adeguamento a posteriori, evitando inoltre che molti uccelli muoiano a causa della presenza di superfici in vetro.

Il fatto che il vetro possa rappresentare un grave problema per gli uccelli non è ancora noto a tutti allo stesso modo, nemmeno nel settore dell’architettura e dell’edilizia – prosegue Dinetti – Per questo motivo proporremo le soluzioni ben illustrate nell’opuscolo ad architetti, progettisti e costruttori, che scopriranno come ovviare al problema con misure semplici e praticabili e salvare la vita agli uccelli”.

Cosa fare quando si trova un uccello ferito

Le collisioni con le vetrate non sempre sono mortali. Alcuni uccelli sono “solo” feriti o storditi e questo li rende facili prede per predatori come i gatti. Se trovate un uccello stordito o incapace di involarsi vicino a una vetrata è preferibile metterlo in una scatola con fori di ventilazione e lasciarlo per 2-3 ore in un luogo caldo, buio e tranquillo. La scatola può essere imbottita con carta per uso domestico e l’uccello non deve essere nutrito o abbeverato. Dopo 2-3 ore, si potrà aprire la scatola all’esterno. Se l’uccello non vola via da solo bisogna portarlo in un centro di cura.
È fortemente consigliato comunque contattare un centro di recupero per avere istruzioni su come comportarsi in caso di ritrovamenti
(qui l’elenco dei centri di recupero in Italia).

Per scaricare il volume: il manuale, che spiega con testi e fotografie come le collisioni possono essere evitate con semplici misure, è scaricabile sul sito web della Lipu oppure su quello della “Lipu” svizzera (Vogelwarte.ch) a questa pagina.
Altre informazioni a questo link.