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“No” al pirogassificatore KME, ultimi giorni della raccolta firme

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Appello degli organizzatori ai sindaci della Valle del Serchio che non hanno ancora firmato: “Sono i responsabili della salute pubblica. Ci aspettiamo da loro una presa di posizione chiara”.

 

di Gabriella Congedo

FORNACI DI BARGA (Lu) – Si chiuderà ufficialmente il 17 gennaio la raccolta firme per il NO al gassificatore progettato da KME. Una data scelta dagli organizzatori per il suo significato simbolico, poiché in questo giorno cade la festa di Sant’Antonio Abate, patrono di Fornaci di Barga. Le firme verranno portate in Regione il 29 gennaio.

Si spera così, attraverso la pressione popolare, di riuscire a bloccare il contestatissimo progetto di rilancio dello stabilimento KME di Fornaci di Barga – approdato in Regione due mesi fa – che se approvato porterà alla nascita di un impianto di “pirogassificazione” degli scarti di pulper da cartiera e di altri rifiuti, dai fanghi agli scarti delle concerie e del tessile.

Soddisfatti dell’andamento della raccolta firme gli organizzatori del Movimento La Libellula: “La campagna è stata un successo – dichiarano – sono state raccolte molte migliaia di firme quasi tutte provenienti dalla nostra Valle e dalle zone limitrofe; tra tutte, una particolare attenzione la rivolgiamo a quelle dei sindaci della Mediavalle e Garfagnana, che stiamo raccogliendo sul foglio n° 1; essi infatti sono per legge i responsabili della salute dei cittadini e ci aspettiamo da loro una chiara presa di posizione su una questione che non si limita certamente alla zona di Fornaci, data la dimensione e l’impatto di un impianto di questa portata; la presenza della loro firma sul modulo n° 1, che sarà il primo a essere mostrato in Regione, è di assoluta importanza visto il loro ruolo”.

Al momento, sui 20 Comuni della Valle del Serchio, solo 6 primi cittadini hanno firmato: si tratta dei sindaci di Barga, Gallicano, Fosciandora, Fabbriche di Vergemoli, San Romano in Garfagnana e Vagli di Sotto. Nelle due settimane scarse che mancano alla chiusura della campagna, gli organizzatori faranno di tutto per convincere anche quei 14 che ancora non l’hanno fatto.“Alla chiusura della raccolta firme – fanno sapere – verranno resi noti i nomi dei sindaci che hanno firmato, e ci hanno quindi affiancato in questa battaglia, e di coloro che invece hanno preferito non farlo”.

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