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Carmignano conferma il bando totale al Glifosato: è l’ottavo anno consecutivo

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Il sindaco Edoardo Prestanti: “Amministrare significa anche avere il coraggio di opporsi alle decisioni che troviamo ingiuste e dannose per la salute dei cittadini”.

 

di Gabriella Congedo
2 maggio 2024

ordinanzaCARMIGNANO (Po) – Carmignano è e rimarrà un territorio libero da pesticidi: il sindaco Edoardo Prestanti ha rinnovato l’ordinanza di stop al Glifosato. È ormai l’ottavo anno consecutivo (la prima ordinanza risale al 2017, quando Prestanti era al suo primo mandato) che nel Comune del Montalbano viene sancito il bando totale all’utilizzo dell’erbicida / fitofarmaco più usato in agricoltura. Un divieto che è valso a Carmignano vari riconoscimenti e un’audizione al Parlamento Europeo su invito di PAN Europe – Pesticide Action Network (leggi qui l’articolo).

Fino al 31 dicembre 2024 è dunque vietato l’utilizzo e lo spandimento dei diserbanti contenenti glifosate su tutto il territorio comunale, aree pubbliche e private, agricole ed extra agricole, “ai fini della tutela della salute pubblica, della falda idropotabile e del suolo”.

Nel nostro Paese la legge vieta già l’uso del Glifosato nelle aree pubbliche ma non in quelle agricole ed extra-agricole (basta farsi un giretto in campagna, soprattutto in questa stagione, per notare quanti campi abbiano un inquietante colore arancio-rossastro). Carmignano ha fatto una scelta più coraggiosa ed è stato il primo Comune della Toscana a mettere al bando su tutto il suo territorio il potente erbicida. 

Molti studi scientifici hanno dimostrato che il Glifosate inquina le acque, avvelena il suolo, uccide le api e può essere tossico anche per gli esseri umani. Nonostante questo la Commissione europea lo scorso novembre ha rinnovato l’autorizzazione del Glifosato per altri 10 anni, vale a dire fino al 2033. Ma a Carmignano il Glifosato non si può usare, né sul pubblico né sul privato. Il Comune del resto fa parte di un distretto biologico riconosciuto dalla Regione Toscana e può vantare una superficie biologica da record di ben oltre il 50%. E dunque va avanti su questa strada.

Purtroppo sono ancora pochissimi gli amministratori che decidono la strada dell’ordinanza di divieto” fa notare Edoardo Prestanti, ricordando come questa sia una scelta di responsabilità: “Amministrare un Comune significa anche avere il coraggio di mettersi contro le decisioni che troviamo ingiuste e dannose per la salute dei cittadini, anche quando siamo impopolari”.

Qui il testo dell’ordinanza

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