Opinioni

Onore alla mimosa: tenera, forte e concreta come sanno essere le donne

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Simbolo di energia vitale, conserva intatta la sua fioritura anche quando il freddo vento del nord sferza ancora le nostre contrade.

 

di Valentino Valentini – Co.Ri.Ta (Comitato per il Rimboschimento della città di Taranto)
7 marzo 2023

La mimosa, quest’albero delicato ma forte, dal nome botanico Acacia dealbata, rappresenta “il passaggio dal buio della morte a uno stato di “Luce nella Luce”, scriveva Alfredo Cattabiani, giornalista e scrittore torinese. Effettivamente, mentre in natura tutto ancora dorme e tace e si vedono ancora alberi spogli in attesa che insetti pronubi e farfalle allietino la vista trasportando il polline apportatore di vita, i suoi teneri batuffoletti gialli regalano i primi profumi all’incipiente primavera come fossero tante palline luminose, proprio come sorte dalla “notte cosmica”.

Così noi dobbiamo guardare questo splendido scenario con gli occhi della verità, perché non è luce che scende dal cielo ma che sale dalla terra, concreta come sanno essere le donne, sempre indaffarate come sono a generare la vita, curandola e conservandola per consegnare il futuro luminoso che merita l’intera umanità.

Ma non finisce qui: la nostra mimosa simboleggia la capacità di mantenersi viva anche quando il freddo del nord sferza ancora le nostre contrade, ondeggiando saldamente e coraggiosamente al furore dei venti e conservando la sua fioritura senza perdere neanche uno dei suoi delicati batuffoletti: il che evoca facilmente tutta l’energia “celata” della femminilità ed è quindi il simbolo vivente del principio cosmico femminile che crea incessantemente il mondo.

L’8 di marzo saremmo ancora in tempo per piantarne tante, di mimose, fedeli al nostro motto Coritiano che vuole “rifiorito, rinverdito e rimboscato” non solo il nostro territorio ma il mondo intero. Noi ce la metteremo tutta, prendendo norma dalla concretezza, dalla forza e dell’energia vitale che solo la mimosa, in uno a tutte le donne del mondo, sono capaci di offrire.

 

Valentino ValentiniValentino Valentini, di Taranto, è residente a Martina Franca. È un entomologo divulgazionista con una lunga esperienza di ricerca microfaunistica svolta soprattutto nelle estreme regioni meridionali d’Italia.
Laureato in Giurisprudenza, è stato addetto all’Ufficio legale di un istituto di credito.
Ha istituito in San Severino Lucano (PZ) – Parco Nazionale del Pollino – il Museo Laboratorio della Fauna Minore per una maggiore conoscenza delle piccole faune del Meridione d’Italia. Come naturalista ha pubblicato diversi saggi, da solo o con altri autori, e collabora con quotidiani e periodici, nazionali e locali, con articoli scientifici e divulgativi di argomento naturalistico.
Ha fondato nella sua città il “Comitato per il rimboschimento di Taranto” ed è stato cofondatore del “Comitato nazionale per gli Alberi e il Paesaggio”. È stato responsabile della sezione di Taranto del WWF ed è socio della Società Entomologica Italiana, dell’Associazione romana di Entomologia e di Italia Nostra.